BERLINO (Reuters) - lI governo tedesco non ritiene di avere poteri legali per impedire l'acquisizione di Commerzbank (ETR:CBKG) da parte di UniCredit (BIT:CRDI).
Lo hanno detto a Reuters due fonti governative.
La Foreign trade and payments ordinance, che in alcuni casi può essere utilizzata per impedire acquisizioni da parte di Paesi non appartenenti all'Ue, non si applica in questo caso perché le due banche sono sotto la supervisione della Banca centrale europea, hanno detto le fonti.
Anche la classificazione della banca tedesca come "infrastruttura critica", che potrebbe dare al governo maggiore influenza, non è un'opzione realistica, ha aggiunto una delle fonti.
Alla domanda su come si potrebbe impedire l'acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit, il ministro delle Finanze Christian Lindner ha risposto che "è una questione che riguarda il consiglio di amministrazione e il supervisory board di Commerzbank".
La decisione spetterà ora alle due banche, hanno detto le fonti.
I membri del consiglio di sorveglianza di Commerzbank si sono opposti con forza all'acquisizione, promettendo una lunga battaglia contro il Ceo di UniCredit Andrea Orcel, se necessario.
La Germania, che detiene una quota del 12% di Commerzbank, non venderà altre azioni per il momento e la strategia della banca è "orientata all'indipendenza", ha detto venerdì l'Agenzia delle Finanze del Paese, dando il chiaro segnale che Berlino non è attualmente favorevole all'acquisizione del secondo istituto di credito nazionale.
UniCredit, il cui Ceo ha dichiarato di essere interessato a una fusione tra le due banche, ha detto ieri che si sta preparando ad aumentare la sua partecipazione in Commerzbank al 21%, mossa che il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito come "un attacco ostile".
(Tradotto da Laura Contemori, editing Gianluca Semeraro)