ROMA (Reuters) - Al sottosegretario alla presidenza del Consiglio leghista, Giancarlo Giorgetti, non piace l'Italia del Sud che ha votato in massa per il Movimento 5 Stelle in attesa del reddito di cittadinanza e ritiene che la misura-bandiera dell'alleato di governo porterà a un incremento del lavoro nero.
"Purtroppo il programma elettorale dei 5 stelle ha registrato larghi consensi al Sud anche per il reddito di cittadinanza. Credo che abbia orientato pochissimi elettori delle mie zone [al Nord]. Questa è l'Italia che magari non ci piace ma con cui confrontarsi e governare", ha detto Giorgetti a una iniziativa di Fratelli d'Italia.
"Uno dei pericoli che vedo è che il reddito di cittadinanza alimenti il lavoro nero", ha aggiunto a poche settimane dal varo del decreto che dovrebbe disciplinare la misura di sostegno a poveri e disoccupati.
Si dovrebbe trattare di un assegno mensile da 780 euro da revocare nel caso in cui si rifiutino tre offerte di lavoro. La misura, il cui successo è legato alla riforma dei centri per l'impiego, è controversa e dovrebbe partire in primavera.
Il governo ne ha tagliato gli stanziamenti rispetto ai circa 9 miliardi previsti inizialmente in manovra per far fronte alla richiesta europea di ridurre il deficit/Pil per il 2019 indicato al 2,4% e ritenuto eccessivo.
Oggi il target è di circa il 2% nel tentativo di scongiurare una procedura di infrazione.
Il vicepremier e leader pentastellato Luigi Di Maio respinge le critiche di Giorgetti: "Il lavoro nero non è tra i rischi che stiamo contemplando. La Guardia di Finanza e l'ispettorato del lavoro saranno operativi ogni giorno", ha detto a Pescara.
Quanto all'Italia, "a me piace tutta dalla Val D'Aosta alla Sicilia", ha concluso.