Goldman Sachs continua a essere cautamente ottimista sulle materie prime, prevedendo rendimenti più elevati entro la fine dell'anno

Pubblicato 30.05.2024, 18:27
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Gli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS) dichiarano di continuare a essere selettivamente ottimisti sulle materie prime, prevedendo che i rendimenti totali aumenteranno dal 13% osservato finora quest'anno al 18% entro la fine dell'anno.

L'istituto finanziario fornisce diverse ragioni per le sue previsioni positive, tra cui la crescita costante della domanda, il potenziale di aumento del valore dei metalli industriali e dell'oro e la diminuzione del fattore di rischio geopolitico che incide sui prezzi del petrolio.

Gli analisti sottolineano cinque principali tendenze di mercato che, a loro avviso, porteranno a opportunità durature nel settore delle materie prime: la riduzione degli investimenti, gli sforzi per ridurre le emissioni di anidride carbonica e affrontare il cambiamento climatico, le strategie per ridurre al minimo i rischi, la crescita dei data center e dell'intelligenza artificiale e l'aumento delle spese militari. La banca sottolinea inoltre che i bassi livelli di investimento nelle commodity portano alla scarsità in alcune aree, rendendo necessario un aumento dei prezzi per incoraggiare investimenti rispettosi dell'ambiente.

Inoltre, la banca osserva che la riduzione dei rischi geopolitici e l'accumulo strategico sostengono la domanda di oro e di materie prime essenziali, mentre l'espansione dei data center e dell'intelligenza artificiale spinge la domanda attraverso l'aumento del consumo energetico e dei redditi. Le spese militari stimolano ulteriormente la domanda di metalli e combustibili distillati.

In particolare, Goldman Sachs prevede un'impennata significativa dei prezzi del rame, con un ulteriore aumento previsto del 15% fino a raggiungere un prezzo di 12.000 dollari per tonnellata metrica entro la fine dell'anno, a causa della scarsità di alternative meno costose.

Per quanto riguarda l'oro, gli analisti prevedono un aumento del 14% fino a un prezzo di 2.700 dollari l'oncia, spinto dalla robusta domanda delle banche centrali dei mercati emergenti e delle famiglie in Asia.

Per quanto riguarda il settore petrolifero, Goldman Sachs prevede che il prezzo del greggio Brent si manterrà all'interno di un intervallo compreso tra 75 e 90 dollari, sottolineando il potenziale valore della detenzione di posizioni nette lunghe sul petrolio grazie alla copertura geopolitica e ai guadagni finanziari derivanti dalla detenzione di contratti futures nel tempo.

Tuttavia, prevede un ulteriore aumento limitato dei prezzi del gas naturale negli Stati Uniti e in Europa durante l'estate, considerando gli elevati livelli di riserve esistenti.

In sintesi, Goldman Sachs mantiene una posizione fiduciosa sulle opportunità durature e sui fattori che guidano la domanda di materie prime, prevedendo rendimenti più elevati entro la fine dell'anno in corso.


Questo articolo è stato prodotto e tradotto con l'aiuto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri Termini e condizioni.

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