Goldman Sachs (NYSE:GS) prevede che le compagnie petrolifere europee continueranno a registrare risultati forti nelle prossime trimestrali, aprendo la strada a maggiori ritorni di cassa per gli azionisti attraverso importanti programmi di buyback.
Con il terzo trimestre ormai concluso, Goldman Sachs vede revisioni positive degli utili nel settore, con il Brent spot a circa 85 dollari al barile e una stima del prezzo del petrolio integrato per il quarto trimestre di circa 90 dollari al barile.
GS elenca quattro elementi chiave specifici del settore: bilanci solidi, Free cash flow solidi e disciplina del capitale, sotto-investimenti e scarsità dell'offerta, nonché un rilevante potenziale di rialzo delle stime di consensus sugli utili nei prossimi 12 mesi per le società coperte con rating "buy".
Le top picks petrolifere integrate nell'Ue per Goldman Sachs sono Shell, Eni (BIT:ENI), BP (LON:BP) e Repsol (BME:REP).
Secondo il broker, Repsol ha la storia di transizione energetica più convincente, avendo generato il maggior valore dalle attività a basse emissioni di carbonio rispetto al suo enterprise vale, circa il 20%.
Inoltre, GS sottolinea che Shell, Eni e Galp presentano i profili di crescita di produzione più interessanti rispetto alle altre rivali europee.
Il broker ha tagliato Equinor a "sell" da "neutral" dopo la recente forte performance del prezzo delle azioni, con un rendimento Free cash flow inferiore del 10% nel 2024 rispetto al 15% medio del settore.
Goldman Sachs ha anche tagliato Galp a "neutral" da "buy" dopo la recente sovraperformance rispetto ai peer e un rendimento per gli azionisti più basso rispetto alla media dei concorrenti (rispettivamente, 9% nel 2023/2024 versus 11%).
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)