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Google, rivali europee vogliono applicazione nuova legge tech - lettera

Pubblicato 17.10.2022, 10:19
© Reuters. Logo Google al Google Store Chelsea di Manhattan. 17 novembre 2021. REUTERS/Andrew Kelly/File Photo/File Photo

BRUXELLES (Reuters) - Più di 40 aziende europee concorrenti del servizio di shopping di Google hanno esortato le autorità antitrust europee a utilizzare le norme tecnologiche adottate di recente per garantire che la controllata di Alphabet (NASDAQ:GOOGL) si attenga a quanto ordinato dalla Ue nel 2017 per consentire una maggiore concorrenza nella sua pagina di ricerca.

La Commissione europea ha multato Google per 2,4 miliardi di euro cinque anni fa e ha chiesto all'azienda di smettere di favorire il proprio servizio di shopping.

La società ha successivamente comunicato che avrebbe trattato il proprio servizio di shopping alla stessa stregua dei concorrenti quando questi ultimi fanno offerte in una gara per gli annunci pubblicitari nel riquadro che appare in cima a una pagina di ricerca.

Tuttavia, in una lettera inviata al capo dell'antitrust europeo Margrethe Vestager, le 43 aziende - tra cui la britannica Kelkoo, la francese LeGuide Group, la svedese PriceRunner e la tedesca idealo - hanno definito la proposta giuridicamente insufficiente, aggiungendo che non ha portato loro alcun beneficio dalle aste pubblicitarie.

"La Commissione deve riaprire gli spazi nelle pagine dei risultati di ricerca generali per i provider più rilevanti, rimuovendo le Unità di Shopping di Google che non permettono la concorrenza, ma comportano prezzi più alti e una minore scelta per i consumatori, oltre a un ingiusto trasferimento dei margini di profitto dai commercianti e dai Css concorrenti a Google", hanno detto le aziende nella lettera vista da Reuters.

I Css si riferiscono ai servizi di shopping comparativo.

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Secondo le aziende, il meccanismo di Google viola il Digital Markets Act (Dma), le nuove norme imposte da Vestager per limitare il potere dei giganti tecnologici, che entreranno in vigore a maggio del prossimo anno.

"L'inserimento prominente delle Shopping Unit da parte di Google costituisce una violazione prima facie del divieto di auto-preferenziazione previsto dal Dma", hanno detto.

"Considerando il nuovo quadro giuridico inequivocabile, è ora di passare ai fatti. Il caso più importante al centro delle richieste del Dma deve essere portato a termine", hanno detto le aziende, provenienti da 20 Paesi europei.

(Tradotto da Alice Schillaci, editing Sabina Suzzi)

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