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Governo italiano potrebbe intervenire su sede UniCredit in operazione Commerz

Pubblicato 30.09.2024, 17:42
© Reuters. Il logo di UniCredit nel centro storico di Siena, Italia, 29 giugno 2017. REUTERS/Stefano Rellandini
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di Giuseppe Fonte

ROMA (Reuters) - Il governo italiano teme che UniCredit (BIT:CRDI) possa spostare gli uffici centrali in Germania nell'ambito di un accordo con Commerzbank (ETR:CBKG) e si aspetta di avere voce in capitolo sulla questione in base alle regole del golden power.

Lo hanno riferito due funzionari governativi.

UniCredit, che ha sede a Milano, ha affermato che non vi è alcuna ragione per cui la banca sposti la sua sede legale lontano dall'Italia, ribadendo che la sua partecipazione in Commerzbank è solo un investimento finanziario al momento.

L'ufficio della premier Giorgia Meloni non ha commentato.

Il golden power consente al governo di porre condizioni o addirittura bloccare incursioni straniere e domestiche, oltre al diritto di intervenire su cambiamenti di governance che coinvolgono società che operano in settori strategici come energia e banche.

UniCredit ha annunciato di avere una partecipazione potenziale del 21% in Commerzbank e il Ceo Andrea Orcel ha dichiarato di essere disposto a discutere un'acquisizione completa.

La sede del quartier generale della banca che nascerebbe da un'integrazione sarebbe una questione centrale in qualsiasi trattativa, secondo uno dei funzionari, entrambi a conoscenza della situazione.

UniCredit ha già esplorato l'opzione di due corporate center gemelli in Germania e in Italia, secondo quanto riportato da Reuters.

Il governo italiano potrebbe usare i suoi poteri per porre alcune condizioni a un accordo, mentre un veto assoluto sarebbe fuori questione, dato che la Banca centrale europea è a favore delle fusioni bancarie e i trattati Ue promuovono la libera circolazione dei capitali, ha detto il secondo funzionario.

LA POSIZIONE DI SALVINI

Finora il governo italiano ha tenuto un tono cauto sulla faccenda, ma il vicepremier Matteo Salvini ha pubblicamente sollevato la questione dello spostamento della sede di UniCredit in Germania nell'ambito di un accordo, confermando quanto riportato da Reuters in precedenza.

"A me basta che non ci smeni l'Italia, che non si chiudano filiali o sedi in Italia e che non si trasferiscano in Germania, questo a me interessa come italiano", ha detto Salvini durante un evento a Milano.

Il blitz di UniCredit ha scioccato Berlino e il ministro delle finanze tedesco ha sottolineato al Tesoro le sue preoccupazioni per un'eventuale acquisizione ostile di Commerzbank da parte della banca italiana.

La Germania rappresenterebbe il 56% dei prestiti alla clientela in un gruppo combinato UniCredit-Commerzbank, rispetto all'attuale 31% della sola UniCredit.

Questo ha alimentato le discussioni a Roma sulla possibilità che UniCredit si trasferisca in Germania per superare l'opposizione delle autorità di Berlino, hanno detto i funzionari a Reuters.

© Reuters. Il logo di UniCredit nel centro storico di Siena, Italia, 29 giugno 2017. REUTERS/Stefano Rellandini

Il golden power prevede l'approvazione del governo italiano per qualsiasi decisione, atto o transazione, adottata da una società che possiede asset strategici, che comporti cambiamenti nella proprietà, nel controllo o nella disponibilità di tali asset, comprese operazioni di fusione o il trasferimento all'estero della sede legale.

Un precedente tentativo dell'ex Ceo di UniCredit, Jean Pierre Mustier, di fare una mossa su Commerzbank si è scontrato con l'opposizione politica in Italia a causa dei piani di creazione di una holding tedesca per guidare le attività della banca.

(Giuseppe Fonte, versione italiana Gianluca Semeraro, editing Andrea Mandalà)

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