Di Sam Boughedda
Secondo gli analisti diMorgan Stanley, i margini di di Google, di proprietà di Alphabet (NASDAQ:GOOGL), potrebbero essere messi a rischio da ChatGPT.
Gli analisti, che hanno mantenuto il rating Overweight e il price target di 120 dollari per azione su Alphabet, hanno affermato che, sebbene la società non veda ChatGPT minacciare la posizione di Google Search come punto di partenza per il comportamento online, il costo per query di ChatGPT, 7 volte superiore a quello della ricerca a pagamento, “evidenzia il rischio per i margini di GOOGL di una maggiore adozione di strumenti di linguaggio naturale”.
“ChatGPT e Large Language Models possono rappresentare una minaccia a lungo termine per la redditività di GOOGL”, scrivono gli analisti. A nostro avviso, il rischio più grande per GOOGL è che questo interesse in rapida ascesa per l’IA e gli strumenti di aggregazione online di nuova generazione possa indurre/forzare GOOGL a lanciare più rapidamente i propri modelli di linguaggio naturale (come LaMDA)... il che, a nostro avviso, potrebbe portare a un aumento significativo dei requisiti di capex e a una riduzione dei margini operativi futuri. Il rischio di sconvolgimento di GOOGL è la sua redditività”.
Gli analisti di Morgan Stanley stimano che il costo per query di ChatGPT sia in media di 0,02 dollari e che l’intensità di calcolo dei modelli di linguaggio naturale di ChatGPT, che memorizzano, richiamano, analizzano e compilano grandi quantità di testo in risposte in un formato di linguaggio naturale, sia significativa. In base alla loro analisi, il costo medio per query di ChatGPT è compreso tra 0,004 e 0,044 dollari.
“Anche se le query in linguaggio naturale monetizzassero allo stesso ritmo della ricerca (probabilmente aggressivo), se il 10% delle query di ricerca di Google venisse sostituito dall’IA/linguaggio naturale entro il ‘25, i margini operativi GAAP di GOOGL si ridurrebbero di circa 150 punti percentuali al punto medio”, sostengono gli analisti.