Di Geoffrey Smith
Investing.com - I mercati azionari europei vacillano ancora dopo il doppio colpo ricevuto nei primi scambi, sperando che non diventi triplo nel corso della giornata quando gli Stati Uniti pubblicheranno il report sull’occupazione.
Lo sconvolgente crollo del 20% su base annua delle esportazioni cinesi a gennaio, annunciato nella seduta asiatica ha accentuato i timori per l’economia globale, solo poche ore dopo che la Banca Centrale Europea aveva rivelato i limiti della sua capacità di supportare la crescita quando forze come il populismo e il protezionismo la stanno ostacolando.
Alle 04:14 ET (0914 GMT), l’indice di riferimento Euro Stoxx 600 scende di 13,7 punti, o dello 0,4%, a 3.295,15, ma dai singoli settori si capisce meglio cosa c’è che non va: gli indici sensibili al commercio Autos and Parts Index e Basic Resources index sono quelli più colpiti, con crolli rispettivamente dell’1,7% e dell’1,1%, mentre l’indice Banks segna -1,1%.
L’indice tedesco Dax va giù dello 0,7% dopo un’altra serie di dati deludenti sugli ordinativi manifatturieri. Ma il francese CAC 40 e l’italiano FTSE MIB non hanno tratto vantaggio dai dati sulla produzione industriale che sono stati migliori del previsto.
Tra le case automobilistiche, Volkswagen (DE:VOWG_p) segna un crollo dell’1,9% dopo l’articolo del quotidiano tedesco Handelsblatt che ha descritto la sua lotta interna su come passare dal diesel all’energia elettrica. Secondo l’articolo, VW starebbe pensando di tagliare altri 7.000 posti di lavoro.
Analizzare il settore bancario non è altrettanto semplice. La preoccupazione maggiore, dice Jan van Gerich di Nordea Markets, è che i nuovi prestiti che la BCE intende offrire da settembre non faranno molto per aumentare i prestiti bancari o i loro margini di profitto.
“I termini non sono particolarmente allettanti e sembrano perlopiù finalizzati a prevenire un improvviso inasprimento delle condizioni di liquidità piuttosto che offrire un nuovo allentamento”, scrive sul blog van Gerich.
Di conseguenza, la misura sembra solo una pezza messa su un settore che non ha ancora risolto il problema dei crediti deteriorati. Questa pezza ha maggior valore per le banche italiane, che sono andate meglio dei rivali regionali. Ma non ha fatto niente per le banche spagnole orientate sulla propria nazione come Sabadell (MC:SABE) e Bankia (MC:BKIA). Le banche con orientamento più internazionale come Santander (MC:SAN) e BBVA (MC:BBVA) hanno avuto una performance lievemente migliore.