Mentre i dazi colpiscono duro anche sui Bric, la Borsa di Tokyo resta attraente e gli investimenti Esg continuano ad esercitare appeal. Dubbi invece sulla rotazione di stili e di settori
BRIC, LUCI E OMBRE MENTRE INCOMBE LA GUERRA COMMERCIALE
Accomunati storicamente da crescita sostenuta, popolazione numerosa, territori vasti e risorse naturali strategiche, i Bric (acronimo di Brasile, Russia, India e Cina) stanno pagando le conseguenze della guerra dei dazi. Uno scotto facilmente preventivabile per la Cina, vista la sfida a colpi di tariffe tra Xi Jinping e Donald Trump, ma che ancora una volta accomuna le economie emergenti definite Bric. Anche se con intensità e prospettive diverse. Ad analizzare a fondo l’impatto della guerra dei dazi sulle singole economie è, nell’articolo Brasile, Russia, India e Cina: i dazi colpiscono duro, Craig Botham, senior emerging markets rconomist di Schroders (LON:SDR), che spiega come la trade war abbia portato la casa d’investimento a ridurre le aspettative di crescita di Brasile, Russia, India e Cina per questo trimestre. Inoltre, spiega lo stesso Botham, “prevediamo un’inflazione più elevata” a causa di un dollaro più forte e dei prezzi più elevati di petrolio e beni alimentari. Ma, nonostante l’inflazione più elevata, secondo Schroders le banche centrali dei vari paesi preferiranno procedere con un taglio dei tassi di interesse per sostenere l’attività economica...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge