NVDA ha guadagnato il 197% da quando la nostra AI l'ha aggiunta per la prima volta in Novembre: è il momento di vendere? 🤔Leggi di più

Idee di investimento – Azioni – 25 giugno 2018

Pubblicato 25.06.2018, 11:09
Idee di investimento – Azioni – 25 giugno 2018
SDR
-

Le prospettive sulla crescita restano positive ma vengono ridimensionate: restano validi i megatrend di crescita secolare della Cina, delle infrastrutture e alcuni mercati emergenti.

Non vede rischi imminenti per una recessione negli Stati Uniti. Tuttavia, Keith Wade, Chief Economist e Strategist di Schroders (LON:SDR), pur ammettendo che ciò renderebbe l’attuale ciclo economico il più lungo dal periodo 1991-2001, mette in guardia dai facili entusiasmi.
“Una politica monetaria più restrittiva e la fine dello stimolo fiscale lascerà un buco nella domanda statunitense nel 2020, il che renderà altamente probabile una recessione fra due anni. Ciò sarebbe coerente con un ulteriore appiattimento e inversione della curva dei rendimenti dei Treasury (titoli di stato USA) nel 2019” specifica nell’articolo Il ciclo economico attuale pronto a diventare il più lungo dal 1991-2001 lo strategist. Una conclusione frutto di una minuziosa analisi dell’attuale contesto macroeconomico a cominciare dal rallentamento della crescita economica globale. È vero che resta su un solido binario ma, per la prima volta da settembre 2016, Keith Wade ne ha rivisto al ribasso le previsioni sia per quest’anno – abbassandole dal 3,5% al 3,4% – e sia per il 2019 – portandole dal 3,3% al 3,2%.

OPPORTUNITÀ NELLA OLD E NELLA NEW CHINA

In Cina, invece, il trend di crescita sembra inalterato grazie anche al nuovo concetto di Made in China che punta sull’innovazione dopo aver importato su larga scala ‘know-how’ e proprietà intellettuale, andando a formare la cosiddetta ‘New China’. Questo fenomeno ha condotto alla produzione di beni sofisticati volti a soddisfare la crescente domanda domestica. “Esistono ancora selezionate opportunità nell’economia della ‘Old China’ industriale, tuttavia la stragrande maggioranza delle opportunità appartengono alla cosiddetta ‘New China’ ”, specificano, nell’articolo Cina, sfruttare il megatrend della crescita secolare e dell’impulso all’innovazione, gli esperti di Goldman Sachs Asset Management (‘GSAM’). Resta come sempre di primaria importanza un approccio selettivo, orientato alle valutazioni a livello di singola azienda. Tuttavia, assumendo come esempio il settore dei servizi IT, le aziende cinesi continuano a trattare in Borsa con un rapporto prezzo/utili (prospettici a 2 anni) pari a 16,8, ovvero con uno sconto del 10% rispetto ai concorrenti statunitensi. “Spinte da una crescita secolare e dall’impulso dell’innovazione, le aziende della ‘New China’ possono, a nostro avviso, continuare a crescere in modo sostanzialmente più rapido rispetto alla media dell’economia cinese e generare potenzialmente rendimenti elevati per gli investitori”, concludono i professionisti di GSAM.

WALL STREET, MEGLIO LE SMALL CAP ALLE LARGE CAP

Anche Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet Asset Management, e Marco Piersimoni, Senior Portfolio Manager di Pictet Asset Management, nell’articolo Pictet: spiragli per i mercati emergenti, cauti sull’Europa segnalano un ritorno di interesse
verso la Cina. I due esperti, intatti, sono persuasi che la fase di rafforzamento tattico del dollaro americano sia arrivata al capolinea o lo stia per fare. E, di conseguenza, rivelano il proprio ritorno ad una visione positiva sui mercati emergenti (Cina in primis). Più in generale, i due esperti suggeriscono un approccio prudente sull’azionario Europa alla luce delle turbolenze politiche italiane: temono infatti che i premi al rischio non siano ancora del tutto incorporati nelle attuali quotazioni delle Borse continentali. Per quanto riguarda invece i settori, Andrea Delitala e Marco Piersimoni di Pictet AM tendono a preferire l’energia, i finanziari, e l’healthcare con un occhio di riguardo alle small cap USA rispetto alle large cap.

FOCUS SU RUSSIA, ARABIA SAUDITA E MESSICO

Tornando ai mercati emergenti, Tim Love, responsabile strategie azionarie Paesi Emergenti di GAM Investments, nell’articolo Mercati emergenti, un portafoglio basato sui programmi di riforma su larga scala ribadisce il concetto che i mercati emergenti non siano affatto tutti uguali e non risentano allo stesso modo delle tensioni protezionistiche. Ora più che mai, la selezione farà la differenza nelle performance di portafoglio. Per esempio, rivela Tim Love, sebbene un’esposizione neutrale alla Russia posa essere ragionevole, si tratta comunque di una posizione ‘coraggiosa’ dal momento che non sono i fondamentali a guidare le quotazioni attuali quanto piuttosto fattori politici, sentiment degli investitori e liquidità. L’Arabia Saudita, invece, è in procinto di essere inclusa nell’indice MSCI Emerging Markets, e sta investendo con convinzione nelle tecnologie avanzate per alleggerire la forte dipendenza dal commercio del petrolio. In Cina, Tim Love ha individuato tre o quattro eccellenti opportunità di trading in società che sono in prima linea nelle riforme ambientali del paese. In Messico, infine, l’upgrade dell’agenzia di rating Moody’s sul proprio outlook da negativo a positivo, costituisce una solido elemento per giustificare acquisti di titoli di società di qualità a basso costo in base alla loro storia in un contesto di merito di credito in miglioramento.

INFRASTRUTTURE, C’E’ SPAZIO ANCHE PER IL RETAIL

Infine, uno sguardo alle infrastrutture che attirano per la prospettiva di un rendimento certo e duraturo nel tempo. Il gioco sembra riservato ai grandi che muovono miliardi di dollari, ma, come si argomenta nell’articolo Infrastrutture sempre più gettonate dagli istituzionali, ci sono strumenti a disposizione anche degli investitori individuali e dei risparmiatori, come i fondi comuni specializzati e gli ETF. Questi ultimi sono specializzati soprattutto nel settore delle utility, soprattutto perché si tratta quasi sempre di società quotate e quindi è facile costruire un replicante sulla base di un basket di titoli. E proprio le utility potrebbero essere l’occasione del momento. A Wall Street sono il settore che da inizio anno è rimasto più indietro a causa dei tassi in rialzo, che le penalizzano. Ma i prezzi sono buoni, soprattutto se si guarda in un’ottica di lungo termine.


** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge


Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.