Investing.com - Rosso generale sui titoli petroliferi in Italia e sui mercati europei, in un contesto comunque debole a causa delle nuove preoccupazioni per la guerra dei dazi.
A Milano flessione del 2% per Saipem (MI:SPMI), Tenaris (MI:TENR) e Saras (MI:SRS), mentre perdono l’1% Italgas (MI:IG) e Eni (MI:ENI). Vendite anche per i francesi di Technip (PA:FTI) (-2%) e Total (MI:TOT) (-1,50%), per la britannica BP (LON:BP) (-2,17%), l’olandese/brittanica Royal Dutch Shell (LON:RDSa).
Il petrolio greggio prosegue il suo calo (2%) e scende a quota 51 dollari , seguito dal Brent sulla stessa scia a 60 dollari al barile.
Ieri sono stati diffusi i dati sulle scorte da parte della API (American Petroleum Institute), i quali hanno sorpreso il mercato con un dato che è arrivato segnare quasi 4,9 milioni di barili di petrolio nella settimana conclusasi il 7 giugno. Cresciute anche le riserve di benzina che toccano gli 820 mila barili.
Attesi per oggi alle 16:30 i dati ufficiali della U.S. Energy Information Administration (Eia). Secondo S&P Global Platts, i dati potrebbero segnare un rialzo di 80 mila barili per il greggio e un calo di 380 mila per la benzina.
Intanto, proseguono i colloqui tra i paesi dell’Opec e non Opec per decidere sui tagli alla produzione. "Gli incontri a Mosca tra il ministro saudita dell'Energia, Khalid Al-Falih, e il suo omologo russo Alexander Novak confermano che sia il più grande membro dell'Opec che il suo corrispettivo non-OPEC sono pronti a prorogare i tagli produttivi stabiliti all'inizio di quest'anno, in scadenza alla fine del mese", commenta Nitesh Shah, direttore della ricerca di WisdomTree aggiungendo che "non è chiaro se i tagli saranno pienamente estesi, ma Al Falih ha detto che Arabia Saudita e Russia hanno posizioni simili sul petrolio".
Il 25 e il 26 giugno si svolgerà un incontro tra Opec e non Opec. “Storicamente la Russia e l’Arabia Saudita stabiliscono la loro posizione prima del resto del gruppo”, spiega Shah, “indicando così la strada al cartello petrolifero. Sia Al-Falih che Novak dovrebbero essere presenti alla riunione del G-20 che si terrà a Osaka il 28 giugno. "Con la speranza che in quell'occasione si faccia maggiore chiarezza sul commercio globale, le due superpotenze petrolifere avranno un'ulteriore opportunità di calibrare le loro posizioni, contribuendo ancora una volta a definire la futura rotta politica per l'Opec+", conclude l'esperto di WisdomTree