Di Geoffrey Smith
Investing.com - L’uomo che ha salvato Tesco (LON:TSCO) se ne va.
Stamane Dave Lewis ha annunciato che si dimetterà nell’estate del prossimo anno, quasi sei anni dopo aver preso il ruolo di amministratore delegato quando il più grande distributore alimentare del Regno Unito è stato scosso dallo scandalo contabile.
Ha definito questa decisione “personale” in una dichiarazione rilasciata insieme agli ultimi utili della catena di supermercati che, come prevedibile, hanno rivelato un aumento del 3,7% dei profitti rivisti nel primo semestre dell’anno fiscale, oltre ad un forte incremento del dividendo, al raddoppiamento dei flussi di cassa delle attività di distribuzione e ad un’ulteriore riduzione del debito netto.
Lewis era salito a bordo quanto il prezzo del titolo di Tesco languiva al minimo di decenni, le operazioni estere erano nei guai e la partecipazione sul mercato britannico si trovava sotto pressione a causa dei discount tedeschi e delle startup online come Ocado (LON:OCDO).
L’emorragia non si è mai del tutto fermata: la partecipazione di mercato del 26,9% di Tesco nelle 12 settimane terminate l’8 settembre è ancora ad un paio di punti in meno da dove si trovava quando è arrivato Lewis e non ci sono ancora segni di una frenata della crescita di Aldi e Lidl. Ma non ha esagerato quando questa mattina ha affermato che: “La nostra inversione di rotta è completa, abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo posti. La squadra al comando è fortissima, la nostra strategia è chiara e sta avendo successo. Il marchio Tesco (LON:TSCO) è più forte e la soddisfazione dei clienti non era così alta da anni”.
Anche se il rimbalzo del 31% del prezzo del titolo durante il suo regno potrebbe non sembrare estremo, la cosa straordinaria è che sia potuto avvenire, considerato l’ambiente competitivo e l’inarrestabile stretta sulle finanze dei consumatori britannici dovuta alla Brexit, che ha portato il Regno Unito a passare dal vertice della classifica di crescita del G7 del 2015 al fondo nel 2018. Non c’è da meravigliarsi quindi se il presidente John Allen nella stessa dichiarazione ha affermato di aver accettato le dimissioni “a malincuore”.
Un altro aspetto di questa uscita di scena è la pianificazione della successione relativamente tranquilla. Lewis resterà fino all’estate del 2020, dando tempo sufficiente per abituarsi al suo successore designato Ken Murphy, veterano di Walgreens Boots Alliance (NASDAQ:WBA).
E questo (insieme ai risultati e all’aumento del dividendo) contribuisce a spiegare l’impennata dell’1,8% del titolo in un giorno in cui l’indice FTSE 100 crolla dell’1,5% ed il resto d’Europa è in rosso. L’indice Stoxx 600 segna -1,2% ed il tedesco DAX -1,1% alle 5 ET (09:00 GMT).
Significa anche che Lewis continuerà ad essere al timone in quelli che si prospettano essere mesi turbolenti per Tesco (LON:TSCO), dato il rischio di una Brexit senza accordo a fine mese o, forse, qualche mese dopo delle nuove elezioni. La costruzione di nuovi punti di controllo doganali nei porti britannici dovrebbe comportare una grave interruzione delle forniture in particolare di cibi freschi, secondo il British Retail Consortium, che il mese scorso ha affermato che le dichiarazioni del governo circa il contrario sono “categoricamente false”.
“I distributori si prepareranno al Natale, riducendo la capacità di immagazzinamento già limitata, ed il Regno Unito importerà la maggior parte dei cibi freschi dall’UE, amplificando l’impatto dei ritardi per il confine”, aveva affermato il BRC. Anche la Food and Drink Federation prevede “significativi ed avversi cambiamenti alla disponibilità dei prodotti e carenze varie” nel caso di una Brexit senza accordo.
“Farò il mio lavoro al meglio fino all’ultimo giorno”, ha dichiarato Lewis e gli azionisti di Tesco non possono che essergliene grati. Per Lewis resta la consolazione che, comunque andrà la Brexit, sarà presto un problema di qualcun altro.