Di Mauro Speranza
Investing.com – Non si ferma la corsa dei titoli delle società legate al settore della cannabis in attesa dei risultati delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Ieri hanno chiuso in forte crescita le società del settore, sia statunitensi che canadesi, come Aurora Cannabis Inc (TSX:ACB) (+16%), Tilray Inc (NASDAQ:TLRY) (+16%), Cronos Group Inc (NASDAQ:CRON) (+13%), Aphria Inc (TSX:APHA) (+10%), Canopy Growth Corp (NYSE:CGC) (+10%), Curaleaf Holdings Inc (CSE:CURA) (+5%), Hexo Corp (NYSE:HEXO) (+4,90%) e Trulieve Cannabis Corp (CSE:TRUL) (+4,90%). Inoltre, la corsa sembra non essere finita visto il proseguire degli acquisti su queste società nel premarket di oggi.
La settimana scorsa la candidata democratica alla vicepresidenza, Kamala Harris, ha annunciato che in caso di vittoria di Biden la marijuana sarebbe stata depenalizzata a livello federale negli Stati Uniti, facendo partire i rialzi delle società del settore.
Inoltre, Harris ha aggiunto che chiederà la cancellazione dei precedenti penali delle persone condannate per reati legati alla marijuana.
Harris, che ha sostenuto la depenalizzazione della cannabis anche prima che Biden la scegliesse come suo compagno di corsa, è lo sponsor principale del Marijuana Opportunity, Reinvestment and Expungement (MORE) Act del 2019, che ha cercato di porre fine alla proibizione federale della marijuana.
Settore cannabis pronto a crescere
Anche se molti stati americani hanno legalizzato l'uso di marijuana, le banche e altre istituzioni finanziarie tradizionali si sono finora ampiamente rifiutate di lavorare con l'industria, dato che la cannabis è ancora una sostanza classificata a livello federale.
Le limitazioni normative hanno anche ridotto la disponibilità di liquidità per le aziende del settore nascente in un momento in cui stanno lottando con la mancanza di redditività a causa dei costi elevati.
La decisione del futuro governo americano potrebbe “trasformare l'industria del settore, liberando i mercati dei capitali per gli investimenti e riducendo il rischio di gestire un business della cannabis", sottolinea Keith Cich, co-fondatore del produttore di prodotti legati alla cannabis Sunderstorm Inc.
“Da un punto di vista commerciale, (la depenalizzazione) renderà il campo di gioco più equo, permettendo alle aziende di spendere i normali costi operativi invece di essere tassate sul profitto lordo”, spiega Sam Armenia, vice presidente del produttore C21 Investments Inc CXXI.CD.
Attualmente “cinque stati stanno valutando la legalizzazione della cannabis ricreativa e due stati che stanno considerando la legalizzazione della cannabis medica. E quindi, nel complesso, si tratta di un'accettazione sempre più ampia”, spiega Kristoffer Inton, analista di Morningstar.
Con la vittoria di Trump, il futuro del settore della cannabis resta incerto in quanto “non sappiamo cosa farebbe con la cannabis”, afferma Inton, sottolineando che l’attuale presidente “ha avuto quattro anni, e in quei quattro anni è stato un po' incerto, e ha in gran parte mantenuto una sorta di politica che il presidente Obama aveva, che lasciava che gli Stati facessero quello che facevano. E così, dato che non ha preso una posizione forte in nessuna delle due direzioni, non sappiamo cosa accadrebbe in altri quattro anni”.