Di Alessandro Albano
Investing.com - L'inflazione degli Stati Uniti ha raggiunto i massimi in 40 anni, aprendo le porte per un'accelerazione della exit strategy dal QE da parte della Fed e ad un aumento dei tassi nel primo semestre 2022 come segnalato dai futures CME.
Secondo il Dipartimento del Lavoro, l'indice dei prezzi al consumo è salito ad un tasso annuo del +6,8% a novembre (come da attese) rispetto al +6,2% del mese di ottobre, mentre l'indice core - che esclude alimentari ed energia - è accelerata al +4,9% dal +4,6% di ottobre, registrando un nuovo massimo dal giugno 1991.
Ad incidere maggiormente sulla fiammata inflazionistica è stata ancora una volta la componente energetica (+33%), e dei carburanti (+58%), con indice degli alimentari aumentano del 6,1%. Importante anche la pressione dei prezzi per i veicoli nuovi (+11) e usati (+31%).
Reazione positiva a Wall Street, con S&P 500 al +0,7%, NASDAQ Composite al +0,7% e Dow Jones al +0,5%. Sulla curva dei rendimenti, il T-bond a 2 anni è pressoché fermo allo 0,686%, mentre decennale è fermo ad un rendimento dell'1,5%. Poco mosso anche l'Indice del Dollaro.