Di Mauro Speranza
Investing.com – Intesa Sanpaolo (MI:ISP) aumenta il numero di filiali da cedere a Bper Banca (MI:EMII) in caso di buon esito dell'Offerta pubblica di scambio per Ubi Banca (MI:UBI), dopo i dubbi arrivati dall'Antitrust nelle scorse settimane.
Intesa Sanpaolo e Bper Banca, infatti, hanno concluso un Accordo Integrativo per aumentare a 532 le filiali oggetto dell'eventuale vendita, mentre precedentemente erano state indicate tra le 400 e le 500, con depositi per un valore di circa 29 miliardi di euro, raccolta indiretta da clientela stimata in circa 31 miliardi di euro e crediti netti per circa 26 miliardi.
In questo modo, Intesa Sanpaolo tenta di frugare i dubbi dell'Antitrust che aveva bocciato l'Ops a causa della “sostanziale indeterminatezza” del ramo d’azienda oggetto di cessione.
Inoltre, l'Authority per la concorrenza aveva segnalato “incertezze” sull’esecuzione dell’accordo nel caso di adesioni all’offerta tra il 50 e il 66,7%, e una “sostanziale inefficacia” dell’accordo “rispetto alle criticità” concorrenziali in Calabria, Marche e Abruzzo.
L'Accordo Integrativo prevede anche che gli impieghi addizionali rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, stimati pari a circa 4,5 miliardi, saranno costituiti esclusivamente da impieghi in bonis.
E' stata concordata anche una revisione del meccanismo di calcolo per la determinazione del corrispettivo, che è ora fissato in misura pari al minore importo tra il 55% del patrimonio in termini di Common Equity Tier 1 del ramo e il 78% del multiplo implicito pagato da Intesa Sanpaolo per il patrimonio in termini di Common Equity Tier 1 di UBI Banca.
Tale corrispettivo sarà pagato per cassa e finanziato tramite l'aumento di capitale in opzione agli azionisti di BPER avente importo massimo previsto pari a 1 miliardo di euro, già approvato dall'Assemblea dei Soci in data 22 aprile 2020.
L'acquisizione del Ramo, spiegano da Bper Banca, favorirà un ulteriore miglioramento della qualità del credito di BPER, con un NPE Ratio lordo stimato pari all'8,4%, se calcolato proforma sui dati al 31 marzo 2020, tenendo conto sia del profilo dell'asset quality del Ramo sia dell'imminente finalizzazione della cessione di crediti in sofferenza attraverso un'operazione di cartolarizzazione con garanzia statale (GACS). Si conferma inoltre la solidità patrimoniale del Gruppo BPER con un CET1 ratio Fully Loaded consolidato pro-forma stimato pari al 12,5% alla fine del 2020.
I tempi per l'Ops
A questo punto, si attenderà la 'risposta' dell'Antitrust a questi nuovi termini, ma l'organo non dovrebbe emettere il suo verdetto prima della seconda metà di luglio. In queste ore, inoltre, è attesa la decisione dell'Ivass sul passaggio delle relative attività assicurative a Unipol (MI:UNPI), partecipata da Bper.
Successivamente, la Consob avrebbe 5 giorni per approvare il prospetto informativo dell'offerta che si dovrebbe concludere entro settembre, sempre in caso di parere positivo dell'Antitrust. Il parere positivo di tutti gli organi preposti dovrà essere incluso nel documento dell'offerta quale condizione di efficacia della proposta.