MILANO (Reuters) - Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) punta a consolidare la presenza internazionale ma senza "stravolgimenti": le opportunità di crescita esterna se si presenteranno verranno valutate ma il contesto attuale è già di per sé "di grande complessità".
E' quanto ha detto Marco Elio Rottigni, responsabile International Subsidiary Banks Division presentando i risultati ottenuti nel 2022 e le prospettive del piano di sviluppo della divisione che gestisce le attività all'estero del gruppo bancario italiano, previste nel piano di impresa al 2025.
"Le opportunità di crescita per le banche estere verranno esaminate se si presentano ma al momento non rientrano nella quotidianità", ha detto Rottigni rispondendo a una domanda.
"Siamo dentro a una complessita' tale che abbiamo gia' tanto da fare cosi'", ha aggiunto.
Con 11 banche commerciali operative tra Europa Centro-Orientale e Egitto, e una società di wealth management in Cina, la Divisione International Subsidiary Banks (Isbd) di Intesa Sanpaolo ha contribuito per il 14% all'utile netto del gruppo, registrando una crescita media degli attivi totali del 7% annuo nell'ultimo triennio.
Le strategie della divisione Isbd, nell'ambito del piano di impresa 2022-2025, prevedono un ulteriore ampliamento delle attività di Investment Banking e Global Markets, il lancio dell'International Corporate Advisory per le Pmi e lo sviluppo del private banking.
Il focus, ha sottolineato Rottigni, è nell'ampliare le quote di mercato specie nei Paesi in cui la banca ha gia' una presenza forte.
La controllata serba di Intesa è la prima banca del Paese per attivi mentre quella croata si colloca al secondo posto e quella ungherese è la terza banca del Paese.
(Valentina Za, Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)