Di Mauro Speranza
Investing.com - Crollo improvviso della Juventus (MI:JUVE) che dopo un’ora e mezzo di contrattazioni col fiato sospeso intorno alla parità inizia un calo che porta il titolo a toccare un -2%.
Le azioni bianconere scendono sotto quota 1,70 dopo aver toccato oggi il suo massimo storico di 1,725 e raggiungendo anche il suo record di capitalizzazione a oltre 1,73 miliardi di euro.
Dal match di ritorno con l’Atletico Madrid in poi, il titolo ha guadagnato il 38,5% in solo un mese e potrebbe proseguire il rally nel caso in cui stasera la squadra passasse il turno di Champions League con l’Ajax.
Il passaggio del turno farebbe salire a 93 milioni di euro gli introiti derivanti dalla coppa internazionale, divisi tra i 17,1 provenienti dal market pool, i 15,3 milioni del bonus partecipazioni, 29,7 del ranking storico decennale, a cui si ggiungono i 10,8 dai risultati sul campo, i 9,5 del superamento della fase a girone e i 10,5 per il superamento degli ottavi di finale.
Inoltre, la Juventus punta al record storico di incassi all’AllianzStadium, bissando i 5 milioni di euro ottenuti dalla gara con l’Atletico.
L’Ebitda e la possibile sopravvalutazione del titolo
La capitalizzazione attuale della Juventus è superiore di 14,3 volte all’Ebitda della società, ovvero al margine operativo loro che segnala la capacità di una società di generare reddito.
Secondo un’indagine di Repubblica pubblicata a marzo, solo cinque squadre presentano un prezzo di borsa superiore a quello della rispettiva IPO. Tra queste, ci sono il Manchester United, l’Ajax, il Celtic e il Bisiktas, oltre ai bianconeri.
Manchester United: capitalizzazione di 3,29 miliardi di euro, 13,7 volte l’Ebitda
Celtic: 4,7 volte
Besiktas: 1,16
Ajax: 15,2 volte ma capitalizzazione di soli 311,7 milioni di euro
“Il punto è che la Juve ha già una storia di incassi super in Champions League”, spiega Giuseppe Timpone di Investire oggi, “tanto da essere risultata quella ad avere ricavato di più dalle gare in Europa nella stagione 2016/2017, pur essendo arrivata seconda, battuta dal Real Madrid. L’unico vantaggio concreto che ne ricaverebbe alzando la coppa sarebbe semmai di appeal, con il reparto marketing a ricevere una seconda spinta propulsiva dopo quella prevedibile con l’arrivo di CR7. Basta a giustificare il rally?”, si chiede Timpone.