Le azioni di Spotify (NYSE:SPOT) sono scese di oltre il 3% giovedì in seguito alla notizia che la National Music Publishers' Association ha presentato un reclamo formale alla Federal Trade Commission degli Stati Uniti. Il reclamo riguarda la recente mossa di Spotify di includere gli audiolibri nell'offerta di servizi per gli abbonati, un cambiamento che ha portato a una riduzione dei diritti d'autore pagati agli autori di canzoni.
La National Music Publishers' Association è un'organizzazione che difende gli interessi degli editori musicali e degli autori di canzoni.
Con l'introduzione degli audiolibri, Spotify ha modificato il suo servizio di abbonamento premium per classificarlo come "pacchetto". Secondo le norme stabilite dal Copyright Royalty Board degli Stati Uniti, questa riclassificazione consente a Spotify di pagare meno gli autori di canzoni perché il canone di abbonamento ora copre sia le licenze dei libri che quelle della musica.
Nella sua denuncia formale, la National Music Publishers' Association sostiene che il pacchetto offerto da Spotify non è conforme alla legge. L'associazione sottolinea che gli abbonati sono stati inclusi in questo nuovo pacchetto senza la possibilità di scegliere un abbonamento che includa solo la musica, una scelta che attualmente non è disponibile negli Stati Uniti.
L'Associazione stima che il reddito dei cantautori potrebbe diminuire di circa 150 milioni di dollari nel prossimo anno a causa di questo cambiamento.
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