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Le Maire: con Germania intesa al 90% su modifiche a Patto Ue

Pubblicato 07.12.2023, 11:14
Aggiornato 07.12.2023, 15:18
© Reuters. Bandiere europee sventolano davanti alla sede della Commissione Europea a Bruxelles, Belgio, 20 settembre 2023. REUTERS/Yves Herman/Foto d'archivio

PARIGI (Reuters) - Francia e Germania concordano sulla maggior parte delle modifiche proposte al Patto di stabilità e crescita Ue, ma divergono su come computare la spesa per investimenti in caso di sforamento del deficit rispetto ai parametri.

Lo ha detto il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire.

Parlando con i giornalisti prima dell'Eurogruppo chiave per tentare di raggiungere un accordo sulle modifiche alle regole di bilancio comunitarie, Le Maire ha detto che la capacità di mantenere gli investimenti è fondamentale per Parigi, una "linea rossa".

"Ritengo che la Francia abbia fatto tutti i passi necessari verso la Germania per raggiungere un compromesso, siamo d'accordo al 90%", ha detto. "L'unica questione che rimane aperta tra Francia e Germania è cosa fare per le procedure di deficit eccessivo".

Secondo le regole Ue - che fissano un limite del 3% al rapporto deficit/Pil e del 60% al debito/Pil - quando un Paese supera il tetto dell'indebitamento deve tagliarlo dello 0,5% in termini strutturali ogni anno fino al rientro nei parametri. Questo obbligo è chiamato "procedura per deficit eccessivo".

La Francia punta a un taglio annuale del deficit più contenuto, a fronte di un piano quadriennale di riforme e investimenti da negoziare con la Commissione europea.

"Siamo assolutamente convinti che durante i quattro anni della procedura per deficit eccessivo sia essenziale mantenere gli incentivi per incoraggiare gli investimenti e le riforme strutturali, introducendo una flessibilità che potrebbe essere di 0,2 punti all'anno. È l'unica cosa che impedisce a Francia e Germania di trovare un accordo", ha detto Le Maire.

"Questo principio è una linea rossa assoluta", ha aggiunto.

Le discussioni dei ministri delle Finanze Ue di oggi e venerdì rappresentano la fase finale dei negoziati per rivedere le regole di bilancio Ue, sospese dal 2020 per la pandemia e la crisi energetica.

I ministri vogliono adattare il quadro normativo alla realtà post-pandemica, caratterizzata da un elevato debito pubblico e dagli investimenti pubblici necessari per combattere il cambiamento climatico.

© Reuters. Bandiere europee sventolano davanti alla sede della Commissione Europea a Bruxelles, Belgio, 20 settembre 2023. REUTERS/Yves Herman/Foto d'archivio

Le modifiche sono pensate per dare ai Paesi Ue più tempo per ridurre il debito attraverso piani su misura e creare incentivi per gli investimenti pubblici anche quando la spesa pubblica deve diminuire, rendendo al contempo le regole più facili da seguire.

Le Maire ha detto che la Francia ha già accettato la richiesta della Germania di fissare una riduzione media annua minima del debito/Pil dell'1% per i Paesi con un debito elevato e di stabilire una clausola di salvaguardia per il deficit/Pil all'1,5%, per evitare che eventi imprevisti spingano i governi a sforare i parametri.

(Tradotto da Alberto Chiumento, editing Andrea Mandalà, Francesca Piscioneri)

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