Secondo gli analisti di BofA, le previsioni di emissione di titoli del Tesoro nel 2024 sono state riviste al rialzo, raggiungendo la cifra record di 1,34 trilioni di dollari in equivalenti decennali, con un aumento di 90 miliardi di dollari rispetto alle previsioni precedenti. Le revisioni arrivano perché si prevede che l'aumento dei tassi d'interesse intensificherà i disavanzi degli Stati Uniti e avrà un impatto sulla spesa per il deficit, portando a un aumento delle emissioni di UST e a un effetto a spirale dovuto all'aumento dei costi di finanziamento.
Il deficit dell'anno fiscale 2023 dovrebbe passare da 1.800 miliardi di dollari nel 2024 a 2.000 miliardi di dollari nel 2026, mentre si prevede che i pagamenti netti di interessi costituiranno un record del 3,5% del PIL nel 2026. Di conseguenza, è probabile che il Dipartimento del Tesoro continui a emettere debito, espandendo ulteriormente il già consistente mercato da 25.800 miliardi di dollari.
BofA prevede anche un aumento delle dimensioni delle aste come per il rimborso di agosto, ad eccezione dei tenori 7 e 20 anni. Un aumento simile è previsto per i rimborsi di febbraio e maggio del prossimo anno. Si prevede che l'offerta di obbligazioni decennali ex-Fed raggiungerà la cifra record di 1,53 trilioni di dollari nel 2024 a causa dell'inasprimento quantitativo.
Josh Frost, Assistente Segretario per i Mercati Finanziari presso il Tesoro, ha dichiarato di essere pronto ad aste con cedole più elevate, come previsto dai piani di prestito del 1° novembre. Questo nonostante il recente calo della domanda nelle aste che ha spinto i tassi ai massimi di 16 anni.
Commentatori del mercato come Ray Dalio e Bill Gross hanno messo in guardia sulla necessità di aumentare i tassi di interesse per attirare gli acquirenti in questo contesto economico in evoluzione.
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