Di Mauro Speranza
Investing.com – Si è abbattuto ieri sera a Barcellona il ‘terremoto’ calcistico forse più importante della storia del calcio: Lionel Messi ha comunicato ufficialmente al club di volersene andare dopo 20 anni.
A poche ore dall’annuncio, non si fanno attendere le voci, ipotesi e previsioni circa il futuro della ‘pulce’ argentina, ma l’aspetto finanziario pesa ormai sempre più sul calcio e sulle carriere dei suoi protagonisti.
Messi ha utilizzato una clausola del suo contratto che gli permette di lasciare il Barcellona ‘a zero’ spese per l’acquirente, dettaglio che dava al calciatore particolare potere decisionale sul suo futuro, altrimenti l’eventuale nuovo club avrebbe dovuto pagare oltre 700 milioni di euro.
Questa possibilità sta scatenando una girandola di ipotesi circa la nuova squadra del ‘fenomeno’ argentino e stanno arrivando voci circa la possibile ipotesi che Messi possa sbarcare a Milano, sponda nerazzurra.
Le altre contendenti, però, sembrano più ‘agguerrite’ da un punto di vista economico, in quanto lo stipendio di Messi pari a 50 milioni di euro a stagione resta un importante ostacolo per chiunque. Visto l’esborso, dunque, sembrano più solide le ipotesi del Manchester City, di proprietà qatariota, e del Paris Saint Germain, con proprietari provenienti dagli Emirati Arabi, nettamente più ‘attrezzate’ economicamente.
Le ‘carte fiscali’ che può giocare l’Inter
Di fronte alle ‘corazzate’ inglesi e francesi, l’Inter potrebbe restare in corsa grazie alle agevolazioni fiscali che potrebbero contribuire a ridurre il peso economico dell’operazione.
Con la Legge di Bilancio 2017 era stato introdotto un pagamento forfait da 100 mila euro su tutti i redditi prodotti all’estero per i soggetti che decidono di trasferire la loro residenza in Italia, che potrebbe permettere a Messi di pagare meno tasse su tutti i profitti al di fuori dello stretto stipendio versato dall’Inter, come i diritti di immagine.
Un altro aiuto arriverebbe dal dimezzamento dell’imponibile per i cittadini stranieri che spostano la residenza per almeno due anni. In questo modo, l’Inter potrebbe spendere meno sul lordo versato per garantire lo stesso netto, dal momento che l'aliquota massima si applicherebbe soltanto sulla metà del reddito percepito dal campione.
I due regimi, però, sono alternativi e non sovrapponibili, ma in entrambi i casi potrebbero rendere più ‘attraente’ per Messi l’ipotesi di giocare in Serie A.
Le voci sullo sbarco a Milano
Dalla Spagna, intanto, l’ex agente di Messi, Josep Maria Minguella, ha dichiarato che “Messi ha già una squadra: l’Inter”.
Parlando all’emittente spagnola ‘Cope’, Minguella ha spiegato che “in Italia pagano meno tasse rispetto ad altri posti, infatti c’è anche Cristiano Ronaldo”.
“E’ più difficile per me vederlo in Inghilterra”, aggiungeva il manager, “anche se i suoi amici Aguero e Guardiola sono al Manchester City”.
Secondo il quotidiano La Repubblica, infine, l’Inter sta già lavorando all’arrivo di Messi già dall’ottobre 2019 con l’intervento di un altro argentino, Javier Zanetti.
“Se Messi si liberasse a zero, la società nerazzurra sarebbe pienamente in corsa”, ipotizza il quotidiano.
D'altronde, il Suning (SZ:002024), proprietario dell'Inter aveva utilizzato l'immagine proprio di Messi per presentare la gara di campionato con il Napoli, proiettata sul Duomo di Milano, in una locandina realizzata da PPTV, il network televisivo anche questo di proprietà delle stesso gruppo cinese, da molti interpretato come un segnale.
l’immagine che campeggia sulla locandina che PPTV, il network televisivo cinese di proprietà di Suning, ha usato per presentare la sfida tra Inter e Napoli di questa stasera, con la gigantografia del giocatore argentino proiettata sul Duomo di Milano.
Il rischio di un ‘braccio di ferro’
La clausola utilizzata da Messi, però, prevedeva il diritto di lasciare il Barcellona a zero solo nel caso in cui il calciatore avesse comunicato tale intenzione entro il 10 giugno.
Visto il rinvio della conclusione del campionato spagnolo causato dal lockdown, al pari degli altri campionati calcistici, Messi e suoi legali sostengono che tali termini siano prorogati.
Dal canto suo, il Barcellona ribadisce la scadenza di luglio, facendo presagire un possibile ‘braccio di ferro’ col calciatore che rischia di prolungare i tempi dell’addio, se non di imporre a Messi di restare in Catalogna.
Le quote delle scommesse dei bookmarkers
Dall’Inghilterra sono già partite le scommesse. La destinazione più probabile sembrerebbe il Manchester city, quotato da Sisal a 1,9. Seguono l’Inter (2,5) e il PSG (7,50), mentre più indietro si trovano il Manchester United (20) e le altri come il Bayern, Chelsea, Juventus (MI:JUVE) e Liverpool a 33.
Altre ipotesi più ‘lontane’ riguardano la MLS (100) e alle argentine River, Boca e Newell’s (100), per non parlare della clamorosa ipotesi di vedere Messi vestito di Blanco, che per alcuni bookmaker pagherebbe addirittura 150 volte la scommessa iniziale.