PARIGI (Reuters) - Il gigante del lusso Lvmh ha registrato un aumento del 9% dei ricavi nel terzo trimestre, segnando una crescita più lenta a causa dell'inflazione e delle turbolenze economiche che hanno intaccato l'appetito degli acquirenti per la moda di alta gamma.
Lvmh, proprietario di marchi come Louis Vuitton, Dior, Tiffany e Bulgari, ha detto di aver registrato ricavi pari a 19,96 miliardi di euro, con un incremento del 9% su base organica.
Il dato è leggermente inferiore al consensus di Visible Alpha che prevedeva una crescita dell'11,5%.
La divisione moda e pelletteria, che include Louis Vuitton e Dior, ha registrato una crescita delle vendite del 9%, mentre le attese degli analisti convergevano su una crescita del 10%.
Lvmh sta assistendo a un rallentamento della domanda di beni di alta gamma negli Stati Uniti e in Europa, dove l'aumento dei prezzi ha spinto gli acquirenti - soprattutto le generazioni più giovani - a mettere da parte l'euforia per le spese del periodo post-pandemia, mentre in Cina la ripresa è risultata discontinua.
Lvmh è la prima grande azienda del lusso globale a comunicare i risultati trimestrali dando agli investitori un'indicazione su cosa aspettarsi dai rivali.
Hermes e Kering (EPA:PRTP) annunceranno i risultati il 24 ottobre.
Di recente gli investitori hanno ridimensionato le aspettative sul settore del lusso e da aprile il valore di mercato di Lvmh è diminuito di circa 96 miliardi di euro.
Il mese scorso il gruppo francese del lusso è stato superato dalla danese Novo Nordisk come società quotata di maggior valore in Europa, dopo un primato durato due anni e mezzo, grazie alla crescita del farmaco anti-obesità Wegovy.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Gianluca Semeraro)