di Stefano Bernabei e Claudia Cristoferi e Gianluca Semeraro
ROMA/MILANO (Reuters) - Leonardo Del Vecchio potrebbe salire in tempi brevi poco sopra il 10% di Mediobanca (MI:MDBI) dopo che la Banca centrale europea ha dato il suo benestare senza condizioni a superare quella soglia fino a un massimo del 19,9% del capitale.
Lo riferiscono alcune fonti, aggiungendo che la Bce non ha posto condizioni sull'incremento di Delfin - holding dell'imprenditore - per salire sopra l'attuale 9,9% in quanto l'investimento è stato presentato come partecipazione finanziaria.
Dal canto suo Del Vecchio non avendo dichiarato intenzioni strategiche per la banca, non ha dovuto presentare alla Bce un piano, spiegano le fonti.
Il fondatore di Luxottica (MI:LUX), che dallo scorso settembre ha costruito una quota del 9,9% di Mediobanca diventandone poi primo azionista, si è impegnato con la Bce a sostenere la stabilità del management di Mediobanca, dicono alcune delle fonti.
Del Vecchio ha criticato inizialmente la strategia seguita dall'attuale management di Mediobanca, anche per ciò che riguarda la partecipata Generali (MI:GASI), ma ha poi espresso apprezzamento per il piano strategico presentato dall'AD Alberto Nagel a novembre che segue il solco già tracciato di una diversificazione del business verso wealth management e credito al consumo.
A riprova di un clima più disteso tra il nuovo azionista e il banchiere, la telefonata fatta dallo stesso Del Vecchio in occasione dell'annuncio dell'ok della Bce, definita da più parti come "cordiale e costruttiva".
A fine ottobre scade il Cda di Mediobanca e il 16 settembre il consiglio in carica dovrebbe presentare la sua lista di candidati che dovrebbe vedere solo marginali novità rispetto alla compagine attuale con le conferme, tra gli altri, di Nagel e del presidente Renato Pagliaro.
Secondo gli impegni presi con la Bce, Del Vecchio ha la facoltà di nominare al massimo due membri del Cda, sempre che decida di farlo, ma non è escluso che arrivi all'assemblea di fine ottobre per il rinnovo del board appoggiando la lista di candidati su cui è al lavoro il consiglio in scadenza.
Il superamento della quota del 10% fa scattare l'obbligo della dichiarazione delle intenzioni da parte dell'investitore a Consob. Delfin dovrà quindi comunicare, tra le altre cose, gli obiettivi per i successivi sei mesi, se agisce da solo o di concerto, se intende fermare o meno gli acquisti, o se intende acquisire il controllo o esercitare un'influenza sulla gestione della banca.
Qualora Del Vecchio acquisisse il controllo di fatto, dovrebbe presentare una nuova istanza alla Bce.
La Bce non ha commentato.