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Milano sprofonda con le banche: dopo SVB il pericolo arriva da Credit Suisse

Pubblicato 15.03.2023, 12:17
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Di Alessandro Albano

Investing.com - Non c'è pace per le banche europee. Dopo il terremoto SVB (NASDAQ:SIVB), è Credit Suisse (NYSE:CS) a creare preoccupazioni agli investitori che nella seduta odierna stanno vendendo a mani basse i titoli bancari europei. E visto che le banche pesano per il 30% sul FTSE MIB, ne risulta un forte ribasso per l'indice blue-chip di Piazza Affari che perde al momento il 3,6% ritracciando sotto i 26 mila punti.

Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) e UniCredit (BIT:CRDI) cedono circa il 7% così come Monte dei Paschi (BIT:BMPS), mentre Banco Bpm (BIT:BAMI) e Bper Banca (BIT:EMII) affondando al -6%.

Sell-off anche per il risparmio gestito, con FinecoBank (BIT:FBK) in rosso del 7% e Azimut Holding (BIT:AZMT) al -5%.

In Europa la narrativa è la stessa, con lo Stoxx 600 Banks che crolla del 5,8%. BBVA e (BME:BBVA) e Deutsche Bank (ETR:DBKGn) perdono l'8%, mentre in UK HSCB cede il 4%.

In Francia, BNP Paribas (EPA:BNPP), Société Générale (EPA:SOGN) e Crédit Agricole (EPA:CAGR) sono in calo di oltre il 9% al momento della scrittura con picchi del -11%.

A scatenare le vendite nella tarda mattinata è stato il tracollo di Credit Suisse (SIX:CSGN) che a Zurigo perde al momento il 19%, a cui vanno di pari passo il crollo delle quotazioni delle proprie obbligazioni e l'impennata dei contratti CDS.

Un contesto dovuto all'intervento del maggior azionista della banca, Saudi National Bank, che questa mattina ha fatto sapere di non essere disposta a immettere nuovo capitale nella banca acquisendo quote di partecipazione.

Ricordiamo che nell'aumento capitale da 4 miliardi di dollari chiuso a fine 2022 da CS, la banca saudita ha partecipato all'operazione con un investimento di circa 1,5 miliardi, diventando così il principale azionista del colosso elvetico con circa il 10% delle quote.

Ma ora, come affermato dal presidente Ammar Al Khudairy, la SNB non è disponibile ad aiutare CS con nuova liquidità, "per molte ragioni oltre a quella più semplice che è quella normativa e statutaria".

Questo pone un serio problema alle casse di CS, che ha chiuso il 2022 con una perdita di 7 miliardi di dollari con liquidity coverage ratio del 144%.

Leggi anche: Credit Suisse ai minimi storici, schizzano i CDS. La Saudi Bank non da più soldi

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