Mps lancia Ops a sorpresa su Mediobanca da 13,3 mld euro

Pubblicato 24.01.2025, 08:19
© Reuters. L'ingresso di una filiale Monte dei Paschi di Siena a Roma.  REUTERS/Max Rossi
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MILANO (Reuters) - Banca Mps (BIT:BMPS) ha lanciato a sorpresa un'offerta pubblica di scambio totalitaria volontaria da 13,3 miliardi di euro su Mediobanca (BIT:MDBI) con l'obiettivo di creare un nuovo campione nazionale bancario che si posizioni al terzo posto nei segmenti chiave.

Secondo i termini dell'offerta, si legge in una nota, per ciascuna azione Mediobanca portata in adesione, Mps offrirà un corrispettivo unitario di 2,3 azioni ordinarie per una valorizzazione di 15,992 euro per azione Mediobanca.

In base ai prezzi di chiusura di ieri il prezzo incorpora un premio pari al 5,03%. L'esecuzione dell'Ops è attesa entro il terzo trimestre del 2025.

Una delle condizioni di efficacia per l'offerta è il raggiungimento del 66,67% dei diritti di voto di Mediobanca. L'obiettivo finale è il delisting.

"Mediobanca è la controparte migliore che si presenta nel momento migliore per una business combination forte. Vogliamo unire le nostre forze in un approccio industriale che è innovativo. Faremo leva sull'eccellenza dei due marchi preservando il loro posizionamento", ha detto l'AD di Mps Luigi Lovaglio in conference call.

Il titolo Mps precipita in borsa cedendo il 7,7%, mentre Mediobanca guadagna il 3,3%. Dall'iniziale premio, la valutazione dell'offerta di Siena esprime adesso uno sconto sul titolo di Piazzetta Cuccia.

Kbw parla in un report di un "limitato potenziale di sinergie" e "limitate chance di successo".

"L'operazione solleva diversi dubbi. Il premio riconosciuto risulta modesto, considerando anche la probabile riduzione dell'appeal speculativo sul titolo Mps. Riteniamo difficile identificare sinergie, mentre emerge il rischio di potenziali dissinergie", scrivono gli analisti Equita.

OPA NON CONCORDATA E NON AMICHEVOLE, MA NON INATTESA

Nessuna risposta ufficiale da Mediobanca al momento.

Una fonte vicina alla situazione parla di "offerta non concordata, quindi non amichevole, ma non inattesa". Un Cda di Mediobanca si riunirà nei prossimi giorni, già all'inizio della prossima settimana per una prima valutazione dell'operazione.

Lovaglio invece ha parlato di operazione "amichevole".

L'azionariato di Mps e Mediobanca è in parte simile. Di recente sono entrati nel capitale della banca senese Delfin, la holding degli eredi di Leonardo Del Vecchio, con il 9,78%, Francesco Gaetano Caltagirone con il 5,026%, Banco Bpm (BIT:BAMI) con il 5% e Anima (BIT:ANIM) con il 3,992%.

Nell'azionariato senese c'è anche la quota residua del ministero delle Finanze pari all'11,731%, eredità del salvataggio avvenuto nel 2017. "Il ministero non ha posto alcun limite a questa operazione", ha detto Lovaglio.

Delfin e Caltagirone sono anche azionisti di Mediobanca rispettivamente con il 19,8% e il 7,8%, secondo il sito web di Piazzetta Cuccia. Entrambi hanno più volte criticato la gestione del Ceo di Mediobanca Alberto Nagel che, a loro avviso, non avrebbe fatto crescere adeguatamente il business della banca e la controllata Generali (BIT:GASI).

Un gruppo di soci, tra cui Banca Mediolanum (BIT:BMED), aderiscono poi a un patto di consultazione che raccoglie complessivamente l'11,4% di Piazzetta Cuccia.

A cascata l'operazione ha effetti anche sugli assetti di Generali, di cui Mediobanca è il primo azionista con il 13% circa, seguito a ruota da Delfin e Caltagirone.

DA INTEGRAZIONE SINERGIE PER 700 MLN

L'offerta consentirà di sbloccare imposte anticipate (Dta) detenute da Mps, con un effetto stimato per gli azionisti di Mediobanca aderenti all'offerta di 1,2 miliardi di valore attuale netto, pari a circa il 10% dell'attuale valore di mercato di Piazzetta Cuccia.

Sono attese anche sinergie ante imposte a regime per circa 700 milioni di euro l'anno, di cui 300 milioni di sinergie ricavo, 300 milioni di costo e 100 milioni nel funding.

I costi di integrazione sono attesi pari a circa 600 milioni nel primo anno di attività.

E' previsto un incremento a doppia cifra dell'Eps adjusted e un crescente dividendo per azione con un payout fino al 100%.

© Reuters. L'ingresso di una filiale Monte dei Paschi di Siena a Roma.  REUTERS/Max Rossi

"L'aggregazione con Mediobanca darà vita ad un nuovo campione nazionale che si posizionerà tra i primi tre istituti in termini di totale attivi, impieghi alla clientela, raccolta diretta e total financial assets", dice la nota.

Secondo la nota, il nuovo gruppo sarà un player di wealth management "di prim'ordine", grazie alla combinazione dell'expertise di Mps e Mediobanca nel private banking e di Banca Widiba e Mediobanca Premier nell'asset gathering, con circa 1.200 consulenti finanziari, un forte operatore nel Corporate & Investment Banking in tutti i prodotti e leader nel settore dei finanziamenti al consumo attraverso Compass, già partner scelto di Mps.

(Andrea Mandalà, Gianluca Semeraro, editing Stefano Bernabei)

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