Investing.com – Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) ha comunicato i dati trimestrali indicando un forte calo nel terzo periodo dell’anno, ma è risultato comunque migliore delle attese.
L’utile netto dei primi nove mesi dell’anno, infatti, è risultato di 187 milioni di euro, dei quali 94 nel solo terzo trimestre, con una flessione del 50,7% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il consensus degli analisti si fermava a 76 milioni, ovvero il 23,4% in meno del risultato ottenuto.
I ricavi annuali al 30 settembre sono calati del 6,3%, risultando pari a 2,36 miliardi di euro. Il gruppo spiega che questo calo è “dovuto alla flessione del margine di interesse delle commissioni nette, al peggioramento degli altri proventi e oneri di gestione attribuibile principalmente all’indennizzo legato all’unwinding del contratto Juliet parzialmente compensati dal miglioramento degli altri ricavi della gestione finanziaria”.
Nel confronto con il trimestre precedente, aggiungono da Mps (MI:BMPS), “che aveva risentito dell’indennizzo dovuto all’esercizio del diritto di recesso dal contratto Juliet (40 mln di euro IVA esclusa), emerge invece una crescita di 64 mln di euro dei ricavi nonostante il peggioramento del margine di interesse, grazie agli utili derivanti dalla cessione di titoli”.
In calo dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2018 risulta il margine di interesse al 30 settembre 2019, pari a 1.168 milioni di euro.
Le commissioni nette dei primi nove mesi del 2019, pari a 1.078 mln di euro, registrano un calo del 7,3% rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell’anno precedente.
Crescono i dividendi che arrivano a 80 milioni di euro, segnando un +25,3 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2018 e un +9,4% se confrontato con il trimestre precedente.
Calano gli oneri operativi, pari a 1.696 milioni di euro, corrispondenti a -1,1% rispetto all’anno precedente.
Il risultato operativo netto del Gruppo è positivo per circa 300 mln di euro, a fronte di un valore positivo pari a 435 mln di euro registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.
Infine, la banca conferma il target NPE Ratio Lordo per fine 2019 sotto 12,5%, affermando che raggiungerà il target 2021 di 12,9% con due anni di anticipo.