Di Alessandro Albano
Investing.com - La banca centrale cinese ha rotto il silenzio sulla crisi di China Evergrande (HK:3333), affermando che i rischi per il sistema finanziario dal sono "controllabili" e "non si diffonderanno nell'economia".
"Le autorità e i governi locali stanno risolvendo la situazione sulla base di principi orientati al mercato e allo stato di diritto", ha detto il funzionario della Banca popolare cinese Zou Lan in una conferenza stampa venerdì riportata da Bloomberg, chiedendo ai finanziatori di "mantenere il credito nel settore immobiliare stabile e ordinato".
Zou ha ammesso che la società "non è riuscita a gestire bene la propria attività e ad operare con prudenza in mezzo alle mutevoli condizioni del mercato", espandendosi diversificando il proprio business "alla cieca”.
Oltre alla debacle di Evergrande, il mercato del credito cinese sta affrontando una serie di potenziali default che stanno arrivando da importanti gruppi immobiliari come Fantasia Holdings (HK:1777) e Sinic Holdings (HK:2103), tutti in forte crisi di liquidità e inabili a rispettare i pagamenti sulle proprie obbligazioni.
La banca centrale sta esortando le società immobiliari e i loro azionisti "ad adempiere ai loro obblighi di debito", con un crollo delle obbligazioni offshore in dollari delle società che "è una risposta naturale del mercato alle insolvenze", ha evidenziato il funzionario.
Durante la conferenza, Zou ha poi toccato diversi punti centrali sul mercato immobiliare come "l'eccessiva impennata dei prezzi degli immobili", riportati alla normalità grazie "alle restrizioni sui mutui da parte del governo", e i problemi di credito di diverse società, che secondo il funzionario "sono un normale fenomeno di mercato".
Intanto, Pechino ha detto alle banche statali di accelerare l'approvazione dei prestiti ipotecari nell'ultimo trimestre dell'anno, immettendo liquidità nei mercati monetari, senza tagliare il requisiti di coefficiente di riserva bancario (RRR) come previsto dagli analisti.
"Questo è il segnale più forte che le autorità non verranno in soccorso dei creditori di Evergrande e di altri operatori", ha affermato a Bloomberg l'analista Travis Lundy.