Investing.com - Pfizer (NYSE:PFE) ha riportato la sua prima perdita trimestrale dal 2019, ed anche i fatturati hanno mancato le stime, in quanto la casa farmaceutica è stata colpita da oneri legati ai suoi trattamenti COVID-19.
La casa farmaceutica newyorkese ha registrato una perdita diluita per azione di 0,42 dollari nel terzo trimestre, in calo rispetto all’utile di 1,51 dollari per azione del corrispondente periodo dell’anno precedente.
In un comunicato, Pfizer ha sottolineato di essere stata “significativamente colpita” da 5,6 miliardi di dollari di svalutazioni di inventario non monetarie e altri oneri relativi ai suoi prodotti COVID, tra cui 4,7 miliardi di dollari per il trattamento antivirale Paxlovid e 900 milioni di dollari per Comirnaty, un vaccino sviluppato in collaborazione con la tedesca BioNTech (NASDAQ:BNTX).
Anche il fatturato dei tre mesi terminati il 1° ottobre è sceso del 42% a 13,23 miliardi di dollari, mancando le aspettative di Bloomberg di 13,49 miliardi di dollari.
Nel frattempo, Pfizer ha riaffermato le sue previsioni di fatturato annuale, che aveva ridotto del 13% all’inizio del mese a causa delle vendite inferiori alle previsioni dei suoi vaccini e trattamenti COVID. Il calo dei tassi di vaccinazione post-pandemia e l’aumento dell’immunità a livello di popolazione hanno raffreddato il clamore che un tempo si era acceso durante il COVID. In precedenza, i farmaci avevano fatto registrare un’impennata dei fatturati a livelli record nel 2021 e 2022.