Investing.com – Non si ferma il calo del prezzo del greggio che oggi scende ai 53 dollari al barile, mentre il Brent viene scambiato sotto quota 59 dollari.
Finisce, dunque, il rally dei prezzi del petrolio della scorsa settimana, causato dall’attacco missilistico, il conseguente annuncio da parte degli Stati Uniti che avrebbero schierato più truppe in Arabia Saudita.
"Mentre il mercato attende una potenziale risposta iraniana, la prolungata incapacità della geopolitica di sostenere un rialzo dei prezzi è dimostrazione del livello dei timori circa la domanda", si legge in una nota degli analisti Jbc.
Sui mercati, intanto, i titoli legati al petrolio restano in rosso un po’ ovunque in un contesto indebolito dalle preoccupazioni per l’accordo sui dazi giudicato ancora poco chiaro e dalla Brexit.
A Milano il FTSE Italia Oil & Gas cede lo 0,40% e si segnalano le forti vendite su Tenaris (MI:TENR) (-2,50%), dopo il +3,5% di venerdì scorso.
Se la fine della settimana scorsa aveva visto gli esperti di Morgan Stanley (NYSE:MS) confermare la raccomandazione “overweigh” sul titolo grazie al solido free cash flow, oggi altri istituti hanno ridotto i loro giudizi.
Equita SIM mantiene il rating “hold” su Tenaris (MI:TENR), ma riduce a 12 euro il target price, mentre addirittura passa a “neutral” Mediobanca (MI:MDBI), a fronte di un fair value ridotto da 14,2 a 11 euro anche a causa dell’indebolimento delle attività petrolifere negli USA.
Cede oltre l’1% Saipem (MI:SPMI), anche questa condizionata dal ribasso del petrolio. Buone notizie dal fronte del giudizio degli esperti arriva da Mediobanca (MI:MDBI) Securities, i quali hanno rivisto al rialzo (outperform) la valutazione sul titolo, e migliorato il target price a 5,5 euro dai precedenti 4,6. Euro.
Negli ultimi mesi Saipem (MI:SPMI) si è aggiudicata una serie di nuovi contratti, che hanno migliorato in maniera significativa l'outlook sugli utili", scrivono gli esperti di Mediobanca (MI:MDBI) che hanno alzato dell'11-14% le previsioni sull'Ebitda 2019/2020.