CITTA' DEL MESSICO/MILANO (Reuters) - Il Messico si attende di attirare investimenti esteri e privati per 50,5 miliardi di dollari entro il 2018 nel quadro del piano di apertura del settore petrolifero, che partirà l'anno prossimo con un primo round di contratti.
E' quanto annunciato da funzionari governativi.
La cosiddetta asta Round One metterà in vendita fino a 169 blocchi di esplorazione ed estrazione, per un totale di 28.500 chilometri quadrati.
L'asta, organizzata dalla commissione nazionale degli idrocarburi, comincerà non prima di maggio 2015 e certamente entro il settembre dell'anno prossimo, ha annunciato il presidente della commissione, Juan Carlos Zepeda.
Separatamente, il ministero dell'Energia ha assegnato l'83% delle riserve probabili e possibili alla compagnia nazionale Pemex, nel quadro della cosiddetta allocazione Round Zero.
Pemex svilupperà i nuovi asset in parte da sola e per il resto in joint venture con le maggiori compagnie internazionali, tra cui Chevron e BP. E' possibile che anche Eni cerchi di avere un ruolo nella nuova partita messicana.
Il presidente Enrique Pena Nieto, attraverso questa apertura del mercato petrolifero, avvia la rottura del monopolio di Pemex, che dura da 75 anni, e cerca di rilanciare una produzione stagnante da circa dieci anni.
Nel dettaglio, Pemex, con Round Zero, ha ottenuto un'area corrispondente a 20,6 miliardi di barili di riserve certe o probabili, nonché diritti di esplorazione su un'area di 90.000 chilometri quadrati e 22,1 miliardi di barili di greggio equivalente.
L'AD di Pemex, Emilio Lozoya, ha preannunciato che la società punta a dare vita a joint venture con altri gruppi su dieci progetti.
Il ministro dell'Energia, Pedro Joaquin Coldwell, ha sottolineato che Pemex, con Round Zero, ha ottenuto una produzione garantita di circa 2,5 milioni di barili al giorno nell'arco dei prossimi due decenni.
Uno dei maggiori beneficiari del rilancio del settore petrolifero in Messico dovrebbe essere Tenaris, molto attiva in Nord America e da sempre fra i partner di Pemex. Anche nel corso dell'ultima conference call sui risultati semestrali, infatti, l'AD Paolo Rocca aveva citato i round di allocazione dei diritti di esplorazione e sfruttamento come un'opportunità di business importante per i prossimi anni.
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