MILANO (Reuters) - Seduta in sofferenza per Prysmian, oggetto di una revisione al ribasso dei rating da parte degli analisti dopo la pubblicazione dei risultati del primo semestre. Non manca chi ipotizza che il gruppo guidato da Valerio Battista sconti l'annuncio della quotazione della controllata cinese.
Attorno alle 14,50, il titolo del produttore di cavi perde l'1,84%, a 15,43 euro, dopo aver toccato il nuovo minimo da oltre un anno (luglio 2013) a quota 15,16 euro. Scambi elevati: sono passati di mano circa 1,3 milioni di pezzi, contro una media dell'intera seduta di 1,108 milioni negli ultimi trenta giorni.
Il 31 luglio scorso Prysmian ha comunicato i risultati del primo semestre, negativamente impattati, a livello di margini e utile, dai problemi nel progetto Western Link e dai cambi.
Inizialmente, il mercato pareva aver accolto con relativo ottimismo i conti, sebbene non siano mancati gli interventi sui target price da parte di alcuni broker.
Sulla base del primo semestre, però, gli analisti hanno rielaborato le previsioni sul 2014 e sui prossimi anni. E da qui è nato il processo di rivalutazione del titolo in atto.
"I risultati del secondo trimestre hanno mostrato un rallentamento della crescita rispetto al primo quarter", spiega l'analista di una Sim. "Inoltre, è in atto un de-rating dei multipli come conseguenza dell'aumento dello yield".
In un report pubblicato tre giorni fa, Mediobanca Securities (che ha rating neutral e target di 17 euro), dopo aver sottolineato il rallentamento nel secondo trimestre, scriveva di prevedere un Ebitda adjusted 2014 pari a 521 milioni, nella parte bassa del range fornito dalla società (506-556 milioni).
Inoltre, Mediobanca poneva l'accento sullo scarso upside alla luce delle stime sul 2015 e della mancanza di visibilità sul 2016, soffermandosi sulla debolezza della ripresa del ciclo.
Oggi Equita Sim ha tagliato il target price a 18,5 da 19 euro, confermando hold. Nel report viene sottolineata la debolezza del business, che non sta confermando i segnali di ripresa che si erano manifestati a inizio anno. Il broker ha rivisto al ribasso le previsioni sull'utile per azione del periodo 2014-2016.
Venerdì scorso, poi, Prysmian ha annunciato la quotazione a Hong Kong del 35% del capitale della controllata cinese Yangtze.
Un quotidiano ha scritto che l'Ipo avverrà interamente attraverso un aumento di capitale. Secondo un broker italiano, "anche se la quotazione si tradurrà in una riduzione della partecipazione, l'operazione consentirà a Prysmian di valorizzare meglio la joint venture, il cui valore potenziale non è apprezzato dall'attuale capitalizzazione di mercato".
D'altro canto, però, spiega un analista, "dall'operazione Prysmian non otterrà cash. Inoltre, alla borsa non piacciono le società che controllano altre quotate, vi applica uno sconto".
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