LONDRA (Reuters) - Il clima di minore avversione al rischio presente stamane sui mercati penalizza lo yen che scende dai massimi da 15 mesi sul dollaro e da due anni e mezzo sull'euro, toccati nelle sedute di turbolenze sui mercati finanziari della settimana scorsa.
Nonostante i dati deludenti di Pil giapponese e bilancia commerciale cinese, l'umore positivo degli investitori è sostenuto oggi dall'andamento nel complesso positivo delle borse e dal fixing in netto apprezzamento per lo yuan.
** A metà mattinata il dollaro/yen scambia poco sotto quota 114; la settimana scorsa il cambio era scivolato fino a quota 110,99.
** Andamento analogo per l'euro/yen, stamane in area 127,50 dopo un minimo a 125,80 la settimana scorsa.
** A frenare lo yen sono anche le parole pronunciate stamane dal premier giapponese Shinzo Abe, che ha definito "indesiderabile" l'eccessiva volatilità dei cambi. "Il dollaro era già risalito dai minimi ma le parole di Abe hanno ricordato ai mercati che un intervento è sempre possibile" osserva Kaneo Ogino Global-info.
** La minore avversione al rischio permette al biglietto verde di recuperare posizioni anche nei confronti dell'euro: il cambio euro/dollaro ha toccato in mattinata un minimo di seduta a 1,1188, circa due figure sotto il picco da tre mesi e mezzo di 1,1377 registrato la scorsa settimana.
** Oggi i mercati restano chiusi per festività negli Stati Uniti, con inevitabili ripercussioni anche sui volumi di scambio nella seduta odierna.
** Stamane la banca centrale cinese ha fissato il 'mid point' del cambio dollaro/yuan a 6,5118, in netto calo dal 6,5314 precedente alla lunga festività della scorsa settimana. Il fixing ha permesso allo yuan di apprezzarsi oggi fino ai massimi del 2016 (con cambio dollaro/yuan sceso fino a 6,4880), attenuando i timori di svalutazione e imprimendo slancio alle borse asiatiche.