COPENHAGEN (Reuters) - Un alto esponente del partito di maggioranza russo ha proposto la nazionalizzazione delle fabbriche a controllo estero che hanno interrotto le operazioni nel Paese in seguito all'avvio di quella che la Russia chiama "operazione militare speciale" in Ucraina.
Diverse aziende straniere, tra cui Toyota, Nike (NYSE:NKE) e Ikea hanno annunciato la chiusura temporanea di negozi e stabilimenti in Russia nel tentativo di esercitare pressione sul Cremlino perché ponga fine all'invasione dell'Ucraina.
In una nota pubblicata ieri sera sul sito di Russia Unita, il segretario del Consiglio generale del partito, Andrei Turchak, ha affermato che interrompere le attività equivale a una "guerra" nei confronti dei cittadini russi.
Nella nota vengono citate le società finlandesi del comparto food Fazer, Valio e Paulig in quanto ultime aziende ad annunciare la chiusura in Russia.
"Russia Unita propone la nazionalizzazione degli stabilimenti di produzione delle aziende che hanno annunciato l'uscita e la chiusura della produzione in Russia nel corso dell'operazione speciale in Ucraina", ha detto Turchak.
(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Sabina Suzzi)