Di Mauro Speranza
Investing.com – Aumentano le vendite su Saipem a Piazza Affari, dopo i risultati trimestrali diffusi oggi prima dell'avvio di seduta.
Il titolo Saipem (MI:SPMI) arriva a cedere quasi il 12% dopo essere stata fermata in volatilità, con le azioni che scendono sotto 1,92.
La semestrale ha visto la società di ingegneristica andare in rosso a causa del rallentamento dei progetti, arrivato per la pandemia da coronavirus, e dello slittamento di alcune attività concordato con i clienti.
“La notizia è negativa per Saipem perché i risultati del secondo trimestre sono ben sotto le nostre attese anche escludendo le svalutazioni. Ci attendiamo una revisione al ribasso delle stime di consensus per il 2020”, spiegano da Fidentiis.
La semestrale di Saipem
I primi sei mesi dell'anno hanno visto Saipem perdere 885 milioni di euro, mentre l'analogo periodo precedente era stato caratterizzato da un utile di 14 milioni. Sul risultato pesano le svalutazioni e gli oneri per un totale di 753 milioni di euro.
Ai massimi il portafoglio ordini, grazie a "importanti acquisizioni per circa 4,8 miliardi di euro", spiegano dal gruppo, che ha raggiunto la soglia record dei 26 miliardi, per oltre il 70% nelle attività di ingegneria e costruzioni (E&C) non legate al petrolio.
I ricavi sono risultati in calo a 3,67 miliardi di euro rispetto ai precedenti 4,51 miliardi, mentre il margine operativo loro scende a 271 milioni (precedente 574 milioni).
La perdita operativa è stata di 711 milioni a fronte dei 262 milioni precedente, mentre l'utile operativo rettificato è stato di 42 milioni, rispetto al positivo di 308 milioni anteriore.
La “tempesta perfetta”
I risultati semestrali di Saipem sono stati caratterizzati da un “secondo trimestre di grande sofferenza”, spiega l'amministratore Stefano Cao.
“Sul mercato si è abbattuta una 'tempesta perfetta' e anche i prossimi sei mesi presenteranno delle sfide, aggiungeva Cao, ma Saipem è “ben equipaggiata per affrontarle”.
Il Gruppo "ha confermato il chiaro posizionamento di mercato" grazie al "rafforzamento finanziario e patrimoniale realizzato negli ultimi anni", al "tempestivo orientamento del business verso la transizione energetica", alla "dimensione e diversificazione del portafoglio ordini" e alla "adeguatezza degli asset", raccontava il manager.
Tutti elementi che "garantiscono una solida base alle strategie impostate per affrontare le conseguenze della pandemia e le ulteriori sfide future e cogliere le opportunità al fine di svolgere un ruolo da protagonisti nella fase di ripresa post Covid 19", concludeva Cao.
Il calo del settore petrolifero
A Piazza Affari, intanto, il crollo di Saipem si riversa su diversi titoli petroliferi, calo testimoniato dal -3% del FTSE Italia All Share Basic Resources e dal -1% del FTSE Italia Oil & Gas.
In particolare, Tenaris (MI:TENR) cede oltre il 3%, con un trader interpellato dalla Reuters che cita "l'effetto conti Saipem e le attese per un risultato non positivo anche per questa società in vista dei risultati il 5 di agosto".
Tra gli altri titoli, perde il 2% Maire Tecnimont (MI:MTCM), l'1% Saras (MI:SRS), mentre Eni (MI:ENI) resta in negativo (-0,70%).