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Saipem, titolo non ferma la crescita. Citigroup resta in “buy”

Pubblicato 12.06.2018, 12:22
© Reuters.  Saipem, titolo non ferma la crescita. Citigroup resta in “buy”
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Investing.com - Giornata di attesa a Piazza Affari nella settimana che vedrà al centro dell’attenzione le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve e della Banca centrale europea. Il Ftse Mib guadagna lo +0,46% a metà mattinata dopo la chiusura a +3,42% di ieri.

Proseguono positivi i titoli petroliferi scambiati a Milano, con Saipem (MI:SPMI) che prosegue nel suo momento di espansione. Nel mese di maggio il gruppo ha guadagnato un 15%, mentre a giugno la crescita è arrivata all’8,03%.

Il buon periodo di Saipem viene sottolineato da Citigroup che mantiene la sua raccomantadazione buy con target price a 5,2 euro. Prezzo obiettivo che implica un potenziale upside del 32% rispetto all’attuale prezzo di mercato.

A spingere il titolo negli ultimi sei mesi (+14,6%) sono i diversi contratti aggiudiati da Saipem. A febbraio era stato stipulato quello per la raffineria DUGM per complessivi 750 milioni di dollari, mentre aprile aveva portato al gruppo le assegnazioni per l’offshore norvegese (Aker BP), il Mare del Nord (ConocoPhillips (NYSE:COP)) e il Golfo Arabico. Positivo anche il mese di giugno con una maxi commessa per un totale di 1,3 miliardi in Qatar e l’impianto di rigassificazione in Thailandia, a cui si aggiunge il settore dei trasporti con il contratto per il primo lotto della tratta AV Brescia – Verona.

Positive anche Tenaris (MI:TENR) (+0,22%), Saras (MI:SRS) (+0,10) ed Eni (MI:ENI) che guadagna lo 0,59% dopo che Banca Akros ha alzato il target price a 18,5 euro e confermato la raccomandazione buy. Gli analisti dell’istituto sottolineano come “gli attuali prezzi dell’azione rappresentano un buon punto d’ingresso per puntare sulle alte quotazioni del petrolio e sul flusso costante di dividendi”.

Prosegue in verde anche la quotazione del petrolio greggio (+0,23%) che resta sopra i 66 dollari al barile e quella del Brent (+0,35%), intorno ai 76 dollari.

Oggi sono attesi i dati sulle scorte diffuse dall’API, mentre domani sarà il turno dei dati dell’EIA, con gli analisti che prevedono un calo.

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