(Reuters) - L'Europa ha in programma di lanciare a giugno uno strumento sotto forma di pass digitale sanitario, che possa salvare la stagione estiva permettendo ai turisti di dimostrare di essere stati vaccinati contro il Covid-19 o aver effettuato un test dal responso negativo.
COME FUNZIONA?
Il pass, rilasciato da un medico o da un centro medico, avrà al suo interno un codice Qr che contiene delle informazioni pre-autenticate che indicano che il viaggiatore è stato vaccinato contro il Covid-19 o è risultato negativo a un test molecolare.
Il codice Qr, stampato su carta, fungerà da certificato di immunità. Sarà inoltre possibile scannerizzare il codice tramite app per smartphone.
CHI SVILUPPERÀ LE APP?
Le applicazioni sono in fase di sviluppo da parte dei singoli Stati membri. La Francia, per esempio, sta già testando la propria app per i viaggi aerei.
In Germania, un team guidato da Ibm sta creando una app per gli utenti e una seconda di "verifica" per il personale delle compagnie aeree o le guardie di frontiera. Un risultato "verde" indica che il pass sanitario riporta il vero, mentre il "rosso" indica il contrario.
COME FUNZIONERÀ PER I VIAGGI ALL'ESTERO?
La Commissione europea ha in programma di mettere a punto un contratto per un portale centralizzato che permetterà alle diverse app nazionali di comunicare, consentendo così i viaggi tra i Paesi Ue.
Non sono tuttavia ancora stati concordati degli standard globali e pertanto c'è ancora del lavoro da fare per decidere come gestire gli arrivi oltreoceano.
SEMBRA COMPLICATO, FUNZIONERÀ?
Ci sono diverse sfide logistiche che vanno ancora affrontate, tra cui come emettere i pass sanitari digitali per i milioni di cittadini Ue che sono già stati vaccinati.
Una questione che deve essere ancora risolta riguarda i test degli anticorpi e la loro affidabilità nel provare che un paziente guarito da Covid è immune, secondo alcune fonti, dopo alcuni casi di reinfezione causati dalle varianti del coronavirus.
E I MIEI DATI?
I dati personali sensibili verranno conservati a livello nazionale in "wallet" separati, mentre il portale Ue si occuperà solamente delle firme sui certificati digitali, non dei dati personali degli utenti.
Tuttavia, i più critici ritengono che il meccanismo sia semplice da ingannare. Secondo altri è discriminatorio, poiché solamente coloro che saranno in grado di provare di essere stati vaccinati potranno godere della libertà di viaggiare.
(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)