Di Sam Boughedda
In una nota inviata ai clienti questo venerdì, gli analisti di Citi hanno detto agli investitori che dovrebbero inseguire gli UST, non l’S&P 500.
Gli analisti hanno spiegato che il rally degli asset di rischio potrebbe continuare almeno fino alle riunioni delle banche centrali di metà dicembre.
“La media dei ribassi del bear market è di circa il 18% dal minimo al massimo, che se si realizzasse questa volta porterebbe l’SPX a 4150. Inoltre, nel corso di quest’anno, il PE fwd a 12 mesi non è riuscito a superare la sua MA a 1 anno. Un evento analogo si è verificato nel 1994, quando la Fed aveva rapidamente inasprito la politica. La MA a 1 anno del PE a 12 m fwd si attesta a circa 18x, il che, sulla base dell’attuale stima di EPS di 230 dollari, porterebbe a un livello dell’indice di circa 4140. Dal punto di vista dei prezzi, questo sarebbe inferiore al massimo estivo di circa 4330, quindi per i teorici del Dow, un livello massimo inferiore dell’indice mantiene intatto il bear market”, scrivono gli analisti.
Nonostante il recente rally, Citi mantiene la sua ipotesi di base di un atterraggio brusco il prossimo anno, ritenendo che la ricerca dei rendimenti dei bond sia un’opzione migliore rispetto alle azioni.
“Il divario tra i rendimenti degli utili e i rendimenti dei bond (EYG) è ormai minimo. Il rapporto rischio-ricompensa della corsa alle azioni (rispetto alla corsa ai bond) non regge, soprattutto se si pensa che sia in arrivo una recessione. Lo dimostriamo con l’analisi dell’EYG e dei ritorni forward dell’SPX e degli UST. Questi ultimi vengono valutati come buy. Abbiamo acquistato gli UST la scorsa settimana e continuiamo ad apprezzare il trade”, concludono gli analisti.