Versione originale di Laura Sánchez – traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - "Il settore automobilistico resta il peggiore d'Europa, con un calo dell'1,65%" dell’indice di settore Future EURO STOXX 600 Auto&Parts, afferma José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets. Tra i peggiori ci sono , Michelin (PA:MICP), Daimler (DE:DAIGn), Peugeot (PA:PEUP), Porsche (DE:PSHG_p), Schaeffler (DE:SHA_p), Volkswagen (DE:VOWG), Continental, tra gli altri”.
A Piazza Affari, virano in negativo anche Fiat (MI:FCHA) e Ferrari (MI:RACE), insieme a Freni Brembo (MI:BRBI) Piaggio (MI:PIA) e Pirelli (MI:PIRC).
Così, il mercato sembra non credere alle voci trapelate ieri che parlavano di un possibile rinvio dei dazi sul settore automobilistico europeo da parte degli Stati che ieri aveva attirato acquisti sui mercati. La decisione finale sarà annunciata ufficialmente sabato 18 maggio.
Link Securities sottolinea la notizia diffusa da Bloomberg, secondo la quale "Trump e un piccolo gruppo di consiglieri, compreso Ross e Navarro, sono a favore dell’imposizione dei dazi sulle nuove importazioni, nonostante il parere contrario di altri consiglieri. Il rappresentante commerciale statunitense Robert Lightizer è tra quei consiglieri che invitano Trump a rinviare la decisione”.
Bankinter (MC:BKT) sottolinea che questo problema "non è banale. Nel peggiore dei casi, le tariffe potrebbero passare dall'attuale 2,5% al 25%. Secondo l'IFO Institute, ciò significherebbe un calo delle esportazioni totali di veicoli dalla Germania di circa il 7,7% (pari a circa 18,4 miliardi di euro) e un impatto sul PIL di circa -0,2%. Ciò non è trascurabile se si considera che la crescita tedesca è rallentata dal 2,1% del primo trimestre 2018 allo 0,7% del primo trimestre 2019”.