Investing.com – A meno che l’S&P 500 non si riprenda dal calo intraday dell’1%, questo sarà il peggior primo semestre dal 1962 ed il peggior giugno dal 2008, secondo Howard Silverblatt, analista senior sugli indici S&P Dow Jones.
Alla chiusura di ieri, l’S&P 500 avrebbe chiuso il mese in calo del 7,58%, il peggior giugno dal 2008 (-8,60%).
Di seguito alcuni dati statistici sugli indici S&P Dow Jones:
Giugno 2022:
- Tutti gli 11 settori in calo, 53 up e 449 down
- Peggior mese di giugno dal 2008 -8,60%
Q2 2022
- Si avvia a chiudere con -15,71% e tutti gli 11 settori in calo
- Sarebbe il secondo trimestre peggiore dal 1970 (-18,87%)
2022 (dall’inizio dell’anno)
- L’S&P ha perso 8,17 mila miliardi
- 10 degli 11 settori in calo (unico settore positivo: energia con un rialzo del 31,90%)
- Peggiore inizio dell’anno dal -20,47% del 1962
- Lo scorso 4 luglio, gli investitori aprivano il bilancio semestrale con un guadagno del 15,70%, ora il calo è del 19,88%.
- Sebbene il mercato sia in calo dall’inizio dell’anno, la ricchezza aggregata (in gran parte accumulata negli ultimi anni, ma non distribuita in modo uniforme) è in crescita (grazie all’aumento dei prezzi delle case e alla precedente riduzione della spesa), mentre l’occupazione e la domanda di lavoro rimangono elevate (sebbene vi siano alcuni segnali di rallentamento). Questi fattori possono consentire di evitare una recessione, limitarla o renderla di breve durata.
- A questo punto, i fattori chiave sono:
- Come i consumatori reagiranno all’inflazione (il livello di fiducia dei consumatori di questa settimana è stato, in una parola, pessimo, un minimo da 16 mesi), nonostante l’aumento della in estate.
- Se i due previsti aumenti dello 0,75% dei tassi di interesse del FOMC (27 luglio e 21 settembre) consentiranno una pausa
- Se l’inflazione (complessiva) su stabilizzerà