Investing.com – La ‘schiarita’ che sembra apparire all’orizzonte arrivata oggi nella guerra dei dazi, con Cina e Usa che potrebbero vedersi a ottobre per tornare a negoziare, sta spingendo sui mercati i titoli particolarmente sensibili al tema delle tariffe, come tecnologici e semiconduttori.
In Europa balzano Infineon (+4,89%) e AMS (+3,70%) mentre il pre-market USA è caratterizzato dagli acquisti per Intel, Micron Technology, Broadcom e Qualcom.
A Milano, tra le blue chips del Ftse Mib spicca STM (PA:STM), in crescita superiore al 4%, sulla stessa scia dell’indice tecnologico FTSE Italia Technology (+3,96%), insieme agli altri titoli legati ai dazi come Pirelli (MI:PIRC), Fiat (MI:FCHA) e CNH Industrial (MI:CNHI).
Per STM (PA:STM) si tratta della seconda seduta consecutiva caratterizzata dai forti acquisti, portando ad un +7% il guadagno complessivo, portandosi così ai massimi di fine luglio, nettamente sopra i 17 euro.
Oltre alle notizie che arrivano dalla Cina, Stm (PA:STM) è sostenuta anche i dati diffusi dalla SIA (Semiconductor Industry Association), la quale ha segnalato un rialzo dell’1,7% delle vendite globali del settore semiconduttori nel mese di giugno, invertendo il trend su base annuale che vedeva un crollo del 15%.
La società ha ribadito i target 2019, prevedendo un secondo semestre con un fatturato che potrebbe arrivare a 1 miliardo di dollari in più rispetto alla prima parte dell’anno.