Julius Bär, gruppo svizzero leader nel settore del private banking, ha annunciato un ritorno allo slancio positivo nei suoi risultati semestrali 2024, segnati da significativi miglioramenti nella raccolta netta di nuovo denaro, nell'utile operativo e nell'efficienza dei costi.
Nonostante un inizio d'anno difficile, da febbraio a giugno la società ha registrato un tasso di raccolta netta di oltre il 3%, per un totale di 3,7 miliardi di franchi svizzeri nel primo semestre. L'utile operativo è aumentato dell'8% rispetto al secondo semestre del 2023 e il rapporto costi/ricavi e la redditività hanno registrato notevoli miglioramenti. Il simbolo ticker di Julius Bär non è stato fornito nella sintesi.
Punti di forza
- Afflussi netti di nuovo denaro a un tasso superiore al 3% da febbraio a giugno, per un totale di 3,7 miliardi di franchi svizzeri.
- L'utile operativo è aumentato dell'8% rispetto alla seconda metà del 2023.
- Le commissioni nette sono cresciute del 14% a 1,1 miliardi di franchi svizzeri.
- L'utile ante imposte è diminuito del 15% a 551 milioni di CHF.
- Il programma di risparmio dei costi potrebbe superare gli obiettivi iniziali, raggiungendo potenzialmente 145 milioni di CHF entro il 2025.
- Il margine lordo è migliorato a 85 punti base rispetto al periodo precedente.
- L'azienda è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi per la fine del 2025.
Prospettive aziendali
- Julius Bär punta a una generazione sostenuta di nuovo denaro netto e a una continua assunzione di relationship manager.
- L'azienda si sta concentrando sull'attuazione di iniziative sui costi e sulla razionalizzazione della sua proposta commerciale.
- Il riacquisto di azioni sarà preso in considerazione in base alla posizione di capitale della società.
Punti salienti ribassisti
- L'aumento degli interessi passivi ha compensato alcuni dei guadagni dell'attività dei clienti e dei ricavi ricorrenti.
- L'utile e il margine ante imposte sono diminuiti, con un calo del 15% dell'utile ante imposte.
- Il margine lordo rimane inferiore al livello dell'anno precedente, nonostante la ripresa.
- Il percorso verso l'obiettivo del rapporto costi/ricavi si sta restringendo.
Punti di forza rialzisti
- Julius Bär ha compiuto progressi nella riduzione dell'esposizione netta nel settore del debito privato.
- L'azienda ha rafforzato la sua governance aziendale e il suo quadro di rischio.
- Il capitale CET1 è cresciuto del 10% a 3,3 miliardi di franchi svizzeri, con un miglioramento del coefficiente patrimoniale CET1 al 16,3%.
- Il coefficiente di leva finanziaria Tier 1 è comodamente al di sopra della soglia regolamentare, attestandosi al 5%.
Mancanze
- Gli altri risultati ordinari sono diminuiti di 6 milioni di franchi svizzeri, principalmente a causa di una perdita legata alla vendita di Kairos.
- Le perdite nette su crediti sottostanti sono aumentate di 9 milioni di franchi svizzeri, raggiungendo i 7 milioni di franchi svizzeri.
- Le spese operative sono aumentate dell'1%, con un incremento del 4% dei costi del personale.
Punti salienti delle domande e risposte
- La società potrebbe prendere in considerazione riacquisti fuori ciclo nella seconda metà dell'anno.
- I flussi netti dovrebbero essere ottimistici grazie alle assunzioni di RM e alla proporzione dei casi aziendali.
- La società conferma che i suoi obiettivi per il 2025 sono ancora validi.
- Sono state affrontate domande sul mix di bilancio, sul reddito da interessi e sulle variazioni del portafoglio prestiti.
- È stato espresso ottimismo per l'Asia come focus per le assunzioni di RM.
- Le analisi della FINMA dovrebbero essere completate nella seconda metà dell'anno.
I risultati semestrali di Julius Bär dimostrano che l'azienda sta affrontando le sfide con una chiara strategia volta alla crescita e all'efficienza a lungo termine. Grazie a un mix di miglioramento delle metriche finanziarie e di iniziative strategiche, l'azienda si sta posizionando per capitalizzare le opportunità del mercato nella seconda metà del 2024 e oltre.
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