di Stephen Jewkes e Pamela Barbaglia
MILANO/LONDRA (Reuters) - Il fondo di private equity Terra Firma ha ricevuto almeno sei offerte non vincolanti per gli asset che intende cedere in Italia nella produzione di energia elettrica da fonte solare per un valore che potrebbe raggiungere tra 1,2 e 1,3 miliardi di euro.
E' quanto riferiscono alcune fonti a Reuters.
Terra Firma punta alla shortlist degli offerenti finali a metà maggio con l'obiettivo di concludere la cessione entro l'estate, sottolineano le fonti.
"C'è stato un buon livello di partecipazione", dice la fonte.
Fra gli offerenti figurano Enel (MI:ENEI) insieme a F2i, Erg, A2A (MI:A2), come già annunciato dai rispettivi capi azienda di recente.
Due fonti a conoscenza del dossier sottolineano che oltre a questi tre, c'è anche lo sviluppatore di energia da fonte solare Sonnedix, il fondo Masdar Clean Tech di Abu Dhabi -- che ha deciso di partecipare insieme con il fondo di investimenti italiano Tages -- e il fondo pensioni canadese AIMCo.
Al momento non risultano offerta da parte delle major petrolifere. Eni (MI:ENI), che punta a crescere nel settore delle rinnovabili, inizialmente sembrava interessata e aveva avviato colloqui con investitori del Qatar per un'offerta congiunta, secondo le fonti.
Tuttavia, di recente l'AD della major petrolifera italiana, Claudio Descalzi, ha escluso di crescere nel settore attraverso acquisizioni.
Una delle fonti dice che anche la giapponese Mitsui ha espresso interesse, ma non è chiaro se abbia presentato un'offerta.
Terra Firma punta a incassare 1,5 miliardi dalla cessione di questi asset italiani, anche se l'obiettivo potrebbe essere difficile da raggiungere perché Rtr ha debiti per 900 milioni di euro.