Di Mauro Speranza
Investing.com – Unicredit (MI:CRDI) ancora in difficoltà dopo l’annuncio del ritiro del ceo della banca, Jean Pierre Mustier, a mandato scaduto.
Mustier ha infatti informato il consiglio di amministrazione di Unicredit che rinuncia ad una eventuale conferma quando scadrà il suo mandato nell’aprile 2021 insieme a quello dell’intero consiglio.
“Lascio perché il piano non è più in linea con visione cda”, dichiarava in una nota Mustier. “Nel corso degli ultimi mesi, tuttavia, è emerso che la strategia del Piano Team 23 e i suoi pilastri fondanti non sono più in linea con l'attuale visione del Consiglio di Amministrazione”.
“Di conseguenza”, ha aggiunto Mustier, “ho preso la decisione di lasciare il Gruppo alla fine del mio mandato ad aprile 2021, in modo da consentire al Consiglio di definire la strategia futura”.
"In ogni caso”, prosegue, “ho sempre sostenuto che cinque anni sono il periodo di tempo ideale per svolgere il ruolo di CEO in una azienda e i miei cinque anni in UniCredit sono stati, per non dire altro, un'esperienza straordinaria. Sono orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto e di quanto realizzato in così poco tempo".
Si conclude, dunque, l’esperienza di Mustier in Unicredit, dopo che diverse volte era stato vicino all’addio. Nelle ultime settimane, però, tutto sembrava andare verso questa direzione a causa delle operazioni in corso nel settore bancario, come quella di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) su Ubi (MI:UBI), a cui si aggiungono le scelte di Unicredit su Mps (MI:BMPS) che vedono il ceo contrario a qualunque operazione di M&A nonostante le pressioni del governo.
A Piazza Affari, intanto, il titolo Unicredit ieri chiudeva con un calo di quasi il 5%, mentre l’altra protagonista di una possibile fusione, Mps, guadagnava il 3%.