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Unicredit sbanda: resistenze del governo su conferma di Mustier

Pubblicato 30.11.2020, 10:17
Aggiornato 30.11.2020, 10:17
© Reuters.

© Reuters.

Di Mauro Speranza

Investing.com – Unicredit (MI:CRDI) in fondo alla classifica delle bluechips del Ftse Mib, dopo la ‘fumata nera’ sul futuro del management della banca milanese.

Le azioni Unicredit sono scambiate a 8,71 euro, in calo di oltre il 4%, tornando così ai livelli della scorsa settimana.

Mercoledì prossimo è prevista la riunione del Comitato Nomine di Unicredit che darà ufficialmente il via al procedimento relativo alla governance. Processo che prevede la definizione della lista per il cda e la nomina nell’assemblea di primavera.

Al centro dell’attenzione resta il nome del Ceo Jean Pierre Mustier, la cui permanenza al vertice di Unicredit sembra in bilico. Dal Sole 24 Ore scrivono che la riunione svoltosi ieri tra i consiglieri dell’istituto si è conclusa senza un accordo e il confronto “ripartirà senz'altro mercoledì 2 dicembre in comitato nomine e il giorno dopo nella seduta già in calendario del cda, ma c’è anche chi non esclude una riconvocazione nel giro di poche ore”.

La permanenza di Mustier “sarà legata all'appoggio, da parte del consiglio, di alcune scelte strategiche da lui auspicate. Tra queste potrebbe figurare la subholding estera, così come l'operazione Mps (MI:BMPS)".

L'operazione è fortemente sostenuta dal governo, pertanto la posizione contraria di Mustier potrebbe indebolire l’ipotesi conferma al vertice, visto il pressing dell’esecutivo per sponsorizzare la combinazione tra Unicredit e Mps. "L'esito di tali ragionamenti giungerà a breve", scrivono da La Stampa.

"Se in Unicredit passasse la linea di prendere comunque Mps, Mustier finirebbe in minoranza" ipotizza il Corriere della Sera, sottolineando inoltre che al banchiere vengono imputate "la resa non ottimale del titolo e la mancanza di una strategia chiara dopo la fase delle cessioni ( Mediobanca (MI:MDBI), Fineco, Pioneer, la Polonia fra gli altri)".

Le specuazioni sull'uscita di Mustier stanno inoltre attirando forti vendite sul titolo Monte dei Paschi di Siena, in crescita del 6%, in quanto rilancerebbe l'ipotesi fusione con Unicredit.

La ‘girandola’ di nomi per il futuro di Unicredit

Se l’ipotesi conferma di Mustier dovesse fallire, la lista dei nomi ‘papabili’ per la sua successione ipotizzata dal Sole 24 Ore prevede "Diego De Giorgi, ad esempio, l'ex capo dell'investment banking di Bank of America (NYSE:BAC) portato dallo stesso Mustier nel consiglio di UniCredit, o Matteo Del Fante, ceo di Poste (MI:PST). C'e' chi guarda anche a Victor Massiah, ex ceo di Ubi (MI:UBI) storicamente in buoni rapporti con Padoan, o Marco Morelli fino a pochi mesi fa ceo di Mps e ora approdato in Axa Investments. Tra i manager interni, in pole position figurerebbero Carlo Vivaldi, co-chief operating officer, e Francesco Giordano, co-ceo del commercial banking Western Europe".

Quella ipotizzata da La Stampa non esclude l'ipotesi Nagel (a.d. di Mediobanca) e invece ritiene fuori gioco Massiah per via di un patto biennale di non concorrenza con Intesa Sanpaolo (MI:ISP). 

Ultimi commenti

Mustier ma vai a ca**re tu e la tua bella Francia. Perché non sparisci?
oltre 4mila sportelli, in banca ci va solo chi non ha nulla da fare o è anziano
la banca era obbligata a vendere i gioielli per coprire i buchi di un carrozzone radioattivo
Personalmente sospetto che i francesi abbiano inserito uno dei loro a distruggere una delle due banche più grandi italiane per agevolare la penetrazione nel sistema di altri istituti francesi...vedi BNP, Agricole....
i francesi? e gli italiani nel CDA di Unicredit dov'erano? a già hanno dormito come quando hanno defenestrato Profumo...anzi in quel caso erano gli italiani a voler fare fuori Profumo...da pazzi!
Nn c’e peggior banca che MPS...con 3000 esuberi e conti in rosso....
All'Unicredit si che sanno fare affari: vendere Fineco e prendere MPS....
NON scherziamo.
Da azionista dico che Mustier è stato un disastro. Ma piuttosto che prendere MPS è meglio che rimanga.
Ammirevole essere ancora azionisti di una azienda così....un fallimento totale in un settore al capolinea ormai da anni
Come dire "Meglio se mi do una martellata sulle pa**e o se mi stritolo l ***in una morsa?"
Da azionista dico che Mustier è stato un disastro. Ma piuttosto che prendere MPS è meglio che rimanga.
Sarà Massiah
Io dico che sara Del Fante
parlavo di Unicredit
Ah ok
Una Banca alla deriva...e pensare che ho prestato servizio per 35 anni...povero "Credito Italiano" per chi se lo ricorda.
Te sei stato più furbo di me...😉
ahahah costretto ad andarmene per ritrovare la serenità perduta
Diamo atto a Mustier di aver messo in salvo la Banca con un aumento di capitale enorme (13 miliardi) quando il predecessore aveva escluso ogni ulteriore aumento. Unicredit ha avuto bisogno di ben 4 aumenti di capitale per totali 27 miliardi a partire dalla crisi del 2008. Intesa solo di uno per 5 miliardi. Mustier sta mettendo riparo alla politica sconsiderata di Profumo. Ve lo ricordate quando riteneva matura il mercato italiano e diversificava all'estero?? Intesa decise di puntare al mercato interno e ha avuto ragione.Però Mustier non è in grado di capire che la Banca commerciale ha bisogno di bancari più che elevati managers. Unicredit sta regalando alla concorrenza con Intesa in primis fette di operatività importanti con degrado evidente della qualità dei servizi. È il momento di far guidare la Banca da un Messina bis.
La cura Mustier non funziona. È meglio se lo cacciano, magari senza liquidazione milionaria.Abbiamo un titolo che vale poco dopo che nel tempo questa signore ha venduto :Mediobanca, Fineco, Pioneer, Pekao, ecc.Un aumento di capitale di 13 miliardi.I dividendi sono stati un sogno.Dov'è la bravura di Mustier?Fuori! Torni in Francia
Il punto di non ritorno della Banca é stato superato da tempo....un patrimonio aziendale e di sostegno all'economia Italiana ormai andato perso
Unicredit esce stremata dall'era Mustier ... é diventata ormai una scatola vuota senza più risorse...Tutti i gioielli sono stati venduti, struttura di rete allo sbando, disorganizzazione totale, personale ridotto all'osso e stremato..Fare impresa è un'altra cosa
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