MILANO (Reuters) - Il fondo Elliott aumenta la sua partecipazione in Telecom Italia (MI:TLIT) (Tim) a quasi il 9%, quota corredata da una combinazione di put e call, e ribadisce la sua fiducia all'attuale Ceo Amos Genish.
Secondo le slide del piano di Elliott, la controllata brasiliana Tim Participacoes (Tim Brasil) non sarà oggetto di cessione, come atteso da diversi analisti, ma di "combinazione con un partner locale" e di "rafforzamento internazionale".
Il 24 aprile l'assemblea Tim voterà la proposta di Elliott di sostituire con rappresentanti scelti dal fondo sei consiglieri di nomina Vivendi (PA:VIV), primo azionista con il 23,9% del capitale.
Il piano del fondo rimane quello annunciato nelle scorse settimane e include la separazione della rete d'accesso, la sua quotazione in borsa e integrazione con Open Fiber, controllata Enel (MI:ENEI) e Cassa Depositi e Prestiti, per dare vita a una rete unica nazionale, come chiesto dalle forze politiche.
Prevede poi la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie, una possibile ulteriore cessione della controllata delle torri Inwit e il ritorno al dividendo. Le operazioni straordinarie dovrebbero portare a una riduzione del debito netto della società dopo lo spinoff, che nelle slide è indicato con un rapporto a 1,9 sull'Ebitda.
Elliott stima, nel suo piano, enterprise value (EV) della rete d'accesso (NetCo) a 15 miliardi di euro, dopo la prevista separazione, 2 miliardi per Sparkle e 17 miliardi per ServiceCo cioè quello che rimane dopo lo spinoff.
Secondo le comunicazioni alla Sec, il fondo detiene 1,345 miliardi di azioni Tim, pari a circa l'8,8% del capitale.
Detiene poi opzioni call relative a 240 milioni e a 510 milioni di azioni e opzioni put con lo stesso sottostante.
Le opzioni call hanno uno strike price a 89,586 cent e scadenza 5 febbraio 2019, le put hanno lo strike a 81,054 cent e scadenza 6 giugno 2019.