TOKYO - In una transizione significativa per uno dei giganti industriali giapponesi, Toshiba è pronta per il delisting dopo l'acquisizione da parte di un consorzio guidato da Japan Industrial Partners (JIP). L'operazione, valutata 14 miliardi di dollari, segna il ritorno alla proprietà nazionale e segnala uno spostamento strategico verso i servizi digitali ad alto margine.
Con la nuova struttura, Toshiba continuerà a operare sotto la guida dell'amministratore delegato Taro Shimada. L'azienda è attualmente sotto l'occhio vigile del governo giapponese, che ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza nazionale a causa della consistente forza lavoro di Toshiba e della sua importanza per le infrastrutture del Paese. Il conglomerato impiega circa 106.000 persone in tutto il mondo.
Il nuovo gruppo proprietario comprende importanti entità giapponesi come Orix e Chubu Electric Power. Questi partner saranno rappresentati anche nel rinnovato consiglio di amministrazione di Toshiba, assicurando che la governance dell'azienda rifletta il suo nuovo orientamento nazionale.
Nell'ambito del suo riorientamento strategico, Toshiba prevede di scaricare le attività a basso margine e di concentrarsi su una profonda innovazione tecnologica. Un elemento chiave di questa strategia è la partnership da 2,7 miliardi di dollari con il produttore di semiconduttori Rohm Co. Questa collaborazione mira a rafforzare le capacità di Toshiba nella produzione di chip di potenza, un'area che si prevede sarà oggetto di una domanda crescente in vari settori, tra cui quello automobilistico ed energetico.
L'acquisizione da parte di JIP e dei suoi partner rappresenta una significativa riorganizzazione del modello aziendale e della proprietà di Toshiba, con potenziali implicazioni per il più ampio panorama industriale giapponese.
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