Investing.com – Premarket in netto calo per Uber (NYSE:UBER) che a Wall Street cede oltre il 5% e lascia presagire un’apertura di seduta a dir poco difficile.
A spingere in basso il titolo è stata la notizia proveniente dalla Gran Bretagna. Le autorità britanniche, infatti, hanno negato il rinnovo della licenza al colosso americano dei taxi online per la città di Londra.
L’accusa per Uber (NYSE:UBER) è quella di aver svolto 14 mila viaggi con autisti non correttamente assicurati, dopo che già nel 2017 la Transport for London (TfL) aveva sospeso la società, per poi concedere due proroghe, la seconda scaduta ieri.
Secondo l’autorità, “è inaccettabile che Uber (NYSE:UBER) abbia permesso ai passeggeri di viaggiare su veicoli con autisti che erano potenzialmente non autorizzati e non assicurati", secondo quanto spiegato dalla direttrice dell’area licenze e regolazioni, Helen Chapman.
Tra i punti contestati c’è l’applicazione, che permetterebbe il trasporto di persone anche a persone prive di autorizzazione, pratica definita da Chapman “non adeguata né corretta”.
La decisione è stata contestata da Uber (NYSE:UBER), definendola “incredibile e sbagliata”, secondo le parole del ceo Dara Khosrowshahi. “Negli ultimi due anni abbiamo cambiato sostanzialmente le modalità con cui operiamo a Londra”, ha spiegato la manager. Uber, infatti, ha un’utenza di oltre 3,5 milioni di persone a Londra, impiegando circa 45 mila autisti.
Difende la scelta, invece, il sindaco di Londra, il laburista Sadiq Khan, sottolineando come la “sicurezza sia fondamentale”, nonostante “la decisione sarà impopolare tra gli utenti Uber (NYSE:UBER)”.
Per il momento, la società di trasporti potrà proseguire a offrire il suo servizio, ma ha 21 giorni per formalizzare l’appello di fronte alla giustizia britannica.