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Turbo Open End, per investire a leva senza limiti di tempo e senza sorprese

Pubblicato 02.10.2020, 09:58
Aggiornato 02.10.2020, 10:03
© Reuters.
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Immaginate di essere al volante di un’auto con in dotazione un turbo, senza limiti di tempo e con una perfetta aderenza alla strada. Per chi è appassionato di macchine sembra impossibile. In finanza, Unicredit (MI:CRDI) da qualche anno, ha trovato la soluzione giusta: i Turbo Open End: strumenti per investire a leva senza limiti di tempo e soprattutto evitando il compounding effect causa di molte, anzi troppe, derapate.

Ma procediamo con ordine. Gli investimenti a leva esistono da tempo e permettono al risparmiatore di amplificare le performance di un sottostante. Un esempio semplice è investire a leva 10 su Eni (MI:ENI), significa che se Eni sale del 3%, lo strumento a leva salirà di circa il 30% (meno i costi). Lo stesso vale per la direzione opposta, Eni perde il 3%, l’investimento a leva long 10 registrerà un rosso di circa il 30%.

L’investimento a leva permette dunque di non impegnare cifre enormi di capitale per ottenere lauti guadagni, aumentando però di pari passo i rischi. In genere, gli investimenti a leva vengono utilizzati o in maniera molto speculativa per approfittare di una notizia o di un rumors, oppure hanno una funzione opposta, quella di coprire il proprio portafoglio dai rischi di una brusca inversione dei mercati, il tutto limitando il capitale impegnato.

La maggior parte degli strumenti a leva ha quasi sempre mostrato un punto di debolezza: il tempo. Da un lato molti strumenti a leva hanno una scadenza ben limitata, tre mesi, sei mesi, raramente un anno. Questo aspetto è molto limitante. Nessuno di noi ha una sfera di cristallo e un conto è scommettere che avvenga qualcosa, il rialzo di un titolo per una fusione con una società ecc un conto è sapere entro quando questo avverrà.

Dall’altro lato più aumenta il tempo più gli strumenti a leva fissa non rispecchiano fedelmente l’andamento del sottostante, le cosiddette derapate. Gli strumenti a leva fissa, per un semplicissimo motivo matematico, sono esposti al compounding effect, per cui potrebbe succedere che a fronte di un rialzo del sottostante, in un determinato periodo di tempo, lo strumento a leva segni addirittura una performance negativa.

Unicredit da qualche anno è riuscita a mettere a punto degli strumenti a leva dinamica in grado di superare entrambi i difetti dei leva fissa: nessun limite di tempo e addio all’effetto degli interessi composti. Sono i Turbo Open End che grazie alle loro caratteristiche continuano a conquistare sempre più investitori.

Leva dinamica

Il concetto classico della leva lo abbiamo già visto, i Turbo Open End lo migliorano, introducendo la leva variabile ovvero una leva che cambia nel tempo a seconda dell’andamento del sottostante

La leva, infatti, è calcolata dalla distanza tra il livello del sottostante e lo strike del turbo. Lo strike corrisponde alla parte di investimento nel sottostante che viene finanziato dall’emittente e varia ogni giorno in funzione del costo di finanziamento: nei Turbo Long sarà crescente, mentre in quelli Short sarà decrescente

La leva è facilmente calcolabile in qualsiasi momento in quanto è il risultato della divisione tra il valore del sottostante e il prezzo del certificate, quest’ultimo moltiplicato per parità ed eventuale tasso di cambio.

La leva varia giornalmente ma, una volta acquistato il prodotto e fissato il prezzo di acquisto, rimane fissa fino alla chiusura dell’operazione. La forza della leva dinamica consiste nel fatto di eliminare totalmente il compounding effect, ovvero la classica derapata degli investimenti a leva fissa. Vediamo perché con un esempio.

Immaginiamo di avere due investitori con visione rialzista sul FTSE MIB. L’investitore A acquista un prodotto a leva fissa, mentre l’investitore B un certificato Turbo Open End.

In tabella potete vedere l’evoluzione di mercato nei 6 giorni successivi di Borsa. Ipotizziamo che, alla chiusura del settimo giorno, l’indice sia arrivato a 17.900 punti, con un guadagno del 1,94% e i due investitori decidano di chiudere le loro posizioni. A causa dell’effetto compounding, l’investitore A realizzerebbe una perdita del 6,18%, mentre l’investitore B un guadagno del 13,56%. Ancora una volta appare evidente quanto sia importante conoscere le caratteristiche tecniche dello strumento per utilizzarlo nella maniera più efficiente possibile.

Il grafico mostra la tipica derapata di un investimento a leva fissa soggetto al compounding effect (linea rossa) rispetto allo stesso investimento a leva ma con l’utilizzo di una leva dinamica, come quella offerta dai turbo open end

Nel trading intraday sono molto efficienti i prodotti a leva fissa mentre nel trading multiday meglio scegliere i certificati a leva dinamica. I Turbo Open End oltre ad essere caratterizzati dalla leva variabile, permettono di investire senza alcun limite temporale.

Le caratteristiche del certificato Turbo Open End lo rendono uno strumento funzionale al trading intraday, multiday, piuttosto che alla copertura del proprio portafoglio d’investimento.

Stop loss automatico

A differenza di molti altri strumenti a leva, con i Turbo Open End l‘investitore sa esattamente quanto può perdere, ovvero l’intero capitale investito, ma non di più come invece accade a chi è costretto a integrare i propri margini. Lo strike rappresenta il livello di knock-out del certificato: se i prezzi del sottostante raggiungono o superano tale valore il certificato scade e l’investitore perde il capitale investito. I Turbo Open End sono dunque dotati di uno stop loss implicito, che impedisce all’investitore di perdere un importo superiore al capitale investito

Come utilizzarli

Sul sito di Unicredit è possibile selezionare nel filtro a tendina di sinistra la voce Turbo Open End e appariranno ben 616 prodotti diversi su azioni, su indici (FTSE MIB, DAX, STOXX 50), commodities (ORO, ARGENTO) e tassi di cambio

Si può ad esempio selezionare un turbo sul FtseMib con leva di 8 volte. Il prodotto permetterà di avere un’esposizione 8 volte maggiore del capitale impiegato, con livello di Knock out, ovvero dove si perde l’intero capitale investito se l’Indice Ftse Mib perde il 12,5% da oggi.

Si può anche scegliere di proteggere il proprio portafoglio da uno storno di mercato. Ad esempio acquistando un Turbo Open End short con leva pari a 10,59 volte, la barriera di Knock out è distante il 9,44%. In questo caso grazie alla forte leva basterà impiegare un decimo del capitale del portafoglio per coprirlo da eventuali cali di mercato. In caso di rialzo il guadagno del portafoglio controbilancerà le perdite sul certificate turbo.

Si possono anche prendere posizioni long-short, puntare sul fatto che un’azione si comporti meglio di un’altra, ovvero long Volkswagen (DE:VOWG) short Tesla (NASDAQ:TSLA), per chi crede in un ritorno ai fondamentali. Oppure Enel (MI:ENEI) long contro Eni, per chi punta a una rivoluzione green. Il tutto senza dover impiegare capitali eccessivi.

Qui di seguito il link i prodotti ai Turbo Open End di Unicredit

https://www.investimenti.unicredit.it/it/prodotti/nuovequotazionienuovicollocamenti.html?item-id=12563#

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