Secondo gli strateghi di UBS, i fattori che influenzano il mercato azionario europeo stanno diventando sempre più variegati.
La banca indica che il suo modello computazionale, che utilizza dati economici su larga scala per valutare i titoli azionari europei, di solito tiene conto di circa il 70% dei fattori che influenzano questi mercati. In passato, uno o due fattori principali, come i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni e il livello di attività economica in Cina, hanno avuto un impatto notevole sull'indice Stoxx Europe 600 (SXXP), soprattutto in settori come quello dei beni di lusso, automobilistico, minerario e chimico.
Inoltre, elementi come i prezzi del gas naturale, il valore dell'euro e gli sviluppi dell'intelligenza artificiale sono stati importanti per la performance comparativa dei diversi settori.
Tuttavia, UBS sottolinea che la distinzione di questi fattori economici e settoriali si è ridotta di recente.
"L'indice [SXXP] è aumentato più di quanto il nostro modello sia in grado di spiegare, il che suggerisce o un aumento eccessivo o fattori più unici", spiegano gli strateghi. "L'ampia gamma di valori possibili per le previsioni del modello negli ultimi mesi indica che sono stati più i fattori unici a essere influenti", hanno proseguito.
A livello di categorie settoriali, vi sono indicazioni che i titoli ciclici e value, come quelli dell'energia, delle banche e dei materiali, hanno registrato un aumento eccessivo del valore, anche se questi titoli sono stati inizialmente prezzati come se si prevedesse una recessione economica.
Al contrario, settori stabili come Food, Beverage & Tobacco (FB&T) e Health & Personal Care Products (H&PP) hanno mostrato un certo recupero rispetto alle basse valutazioni precedenti, in parte a causa dei maggiori premi per il rischio associati alle recenti elezioni in Francia.
Utilizzando i punteggi del loro framework Relative Equity Valuation System (REVS), gli analisti di UBS attualmente preferiscono settori come le utility, i trasporti, i media, i materiali da costruzione, l'energia, il settore immobiliare e quello farmaceutico.
Al contrario, sono meno ottimisti su settori come l'industria mineraria, l'hardware tecnologico, il software, i beni di consumo di base, gli alimenti, le bevande e il tabacco (FB&T) e i prodotti per la salute e la cura della persona (H&PP). Inoltre, gli analisti percepiscono una crescente possibilità di short squeeze nel settore automobilistico e hanno quindi adottato una posizione neutrale sui titoli automobilistici.
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