PARIGI (Reuters) - L'Unione europea "potrebbe e dovrebbe" ritardare l'attuazione di alcune norme sul capitale delle banche se gli Stati Uniti continuano a procrastinare la piena applicazione delle regole di Basilea III.
Lo ha detto il banchiere della Bce Francois Villeroy de Galhau.
Il presidente Emmanuel Macron e altri funzionari francesi si lamentano da tempo del fatto che le banche statunitensi non applicano le norme sul capitale di Basilea III, introdotte nel periodo post-crisi finanziaria, mettendo le rivali europee in una posizione di svantaggio competitivo.
Villeroy, che è governatore della banca centrale francese, ha detto che le autorità di regolamentazione statunitensi si sono impegnate già questo mese ad attuare "pienamente e fedelmente" le norme internazionali sul capitale bancario minimo di Basilea III.
"Se, sfortunatamente, i ritardi e/o le differenze di contenuto sono troppo ampi, l'Europa potrebbe e dovrebbe ... rinviare l'entrata in vigore ... di alcune disposizioni, in particolare quelle relative ai rischi di mercato", ha detto Villeroy.
Un pacchetto di norme bancarie dell'Ue, adottato a dicembre, consente di rinviare l'entrata in vigore anche se non sarebbe l'opzione migliore, ha aggiunto Villeroy, intervenendo a una conferenza stampa dell'autorità di vigilanza finanziaria francese ACPR, di cui è anche a capo.
Le regole di Basilea III, che si applicherebbero alle banche con attività superiori a 100 miliardi di dollari, rivedrebbero il modo in cui le banche più grandi gestiscono il capitale, con implicazioni a catena per le attività di prestito e di trading.
Il mese scorso Macron ha chiesto una revisione delle modalità di applicazione delle regole da parte dell'Ue, affermando che "non possiamo essere l'unica zona economica al mondo ad applicarle".
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)